Un testo di piccolo formato e di piccole dimensioni, della collana teste toste, adatto a ragazzetti curiosi che sanno guardare con un po’ di ironia quanto hanno imparato di matematica a scuola e non solo a scuola.
La «testa tosta» è Bruno D’Amore, matematico di mestiere, che risponde con semplicità e chiarezza, in modo non banale, a tante domande divertenti, a volte intriganti, poste (si suppone) da Federico Taddia; ma ogni lettore, sollecitato dalla lettura, può inviare nuovi quesiti direttamente via mail o via posta e D’Amore…risponderà, almeno così è dichiarato nella pagina E ora tocca a te.
Qualche esempio di quesito. Dove si trova la matematica? Chi ha inventato i numeri? Perché il più è fatto così? È nata prima l’addizione o la sottrazione? Lo zero è un numero? Perchè il quattro si chiama quattro? La matematica è bella? Non sempre la risposta può essere esauriente, ma in generale riesce a far comprendere al lettore lo spessore del problema posto.
Il libro può essere letto, pagina dopo pagina dall’inizio alla fine, ma anche dall’ultima domanda alla prima; piacevole risulta una lettura fatta saltando dall’una all’altra domanda, seguendo il proprio estro o secondo i suggerimenti posti in un riquadro alla fine di ogni risposta (a piede pagina). Per esempio alla pagina 40 dopo la risposta alla domanda Come si misura il tempo? si suggerisce di passare alla pagina 10 –Qualcuno ha mai provato a cambiare modo di misurare il tempo?– oppure alla pagina 69 –Davvero la virgola è comoda per contare?– con un nesso tra i quesiti esplicito come nel primo caso, più sottilmente implicito come nel secondo.
Soltanto ai ragazzi può essere utile questa lettura un po’ particolare? Certamente no; anche i docenti possono trarre spunti per tenere alta l’attenzione dei propri allievi, per infrangere con domande impreviste il muro della noia in cui a volte a scuola capita di incappare.
Gradevoli infine le illustrazioni di Anton Gionata Ferrari, piacevolmente sorridenti.
Merito degli autori, in particolare di Bruno D’Amore da sempre attento osservatore del modo con cui si insegnano la matematica e le scienze, di mostrare che anche in questi campi disciplinari è possibile, anzi doveroso, un insegnamento/apprendimento coinvolgente e personalizzato a tutti il livelli di scuola.




Federico Taddia, Bruno D’Amore

Perché diamo i numeri?
e tante altre domande sulla Matematica

Editoriale Scienza – Trieste/Firenze 2012

Pagine 87 – Euro 11,90

Recensione di Maria Elisa Bergamaschini
(Già insegnante di Fisica e Laboratorio presso diversi Istituti di istruzione secondaria statali e paritari è membro della Redazione della Rivista Emmeciquadro)



© Pubblicato sul n° 49 di Emmeciquadro

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