È apprezzabile che un gruppo di ricercatori qualificati abbia preso seriamente spunto dai dati delle rilevazioni internazionali sui risultati di apprendimento dei giovani in matematica, e abbia deciso, invece di fare discorsi e polemiche, di indagare quali caratteristiche didattiche della scuola cinese siano collegabili ai risultati che vengono documentati, molto migliori di quelli raggiunti dai nostri studenti.
La loro lunga ricerca ha riguardato molti aspetti interessanti della cultura cinese, non limitandosi, giustamente, solo alla matematica, ma aprendo un vero e proprio confronto tra culture. Le riflessioni e le proposte contenute in questo testo sono invece rivolte ai docenti di matematica.
Il testo che offrono è «un testo operativo», perché presenta idee e strumenti di una proposta didattica di aritmetica per le prime classi della scuola primaria, in cui si attua, con molta attenzione, una possibile «trasposizione» anche nella nostra scuola di alcune caratteristiche dell’insegnamento della matematica in Cina.
Nella prima parte si richiamano diverse importanti categorie didattiche, rilevanti per un insegnamento efficace della matematica, che caratterizzano la concezione formativa e didattica degli autori, e si sottolinea che non si tratta di acquisire schemi educativi estranei alla nostra cultura, mettendosi pedissequamente a ripetere quanto si fa in Cina.
La scelta che gli autori fanno è mostrare alcune strategie didattiche che potrebbero rivelarsi particolarmente adatte all’acquisizione consapevole di significati dei concetti aritmetici di base, quali la scrittura dei numeri e le operazioni di addizione e sottrazione. Saranno gli insegnanti, se decidono di sperimentare queste proposte seguendo le indicazioni di metodo ben delineate, a paragonarne l’efficacia rispetto alle strategie didattiche che hanno seguito finora.
In particolare, nella seconda parte si mostra l’uso di uno strumento concreto semplice (fascetti di cannucce da bibita) per significative attività sull’acquisizione del significato della notazione posizionale dei numeri naturali e sul calcolo aritmetico, offrendo anche numerose schede di lavoro ben organizzate e senz’altro preziose.
Nella terza parte, poi, è mostrato un modo, detto dei «problemi con variazione», usato in Cina perché i bambini familiarizzino con la risoluzione dei problemi aritmetici, corredato da schede con cui si esemplifica una possibile strada da percorrere, se si agisce in questa direzione.
Nel complesso è stato prodotto un materiale molto interessante e stimolante, inquadrato in una visione molto lungimirante, particolarmente rara nel dibattito attuale.
L’apprendimento della matematica è un processo lungo e lento, per influire su di esso in modo visibile, che dia risultati rilevabili superiori a quelli odierni, occorre prendere la questione dall’inizio del curricolo, intervenendo su come si acquisiscono i concetti nella fase della scuola primaria, se non addirittura su come si fondano nella scuola dell’infanzia.
M. G. Bartolini Bussi, A. Ramploud, A. Baccaglini-Frank
Aritmetica in pratica.
Strumenti e strategie dalla tradizione cinese per l’inizio della Scuola Primaria
Erickson – Trento 2013
Pagine 208- Euro 18,50
Recensione di Raffaella Manara
(Docente di Matematica nelle Scuole Superiori – Redazione Emmeciquadro)
© Pubblicato sul n° 52 di Emmeciquadro