A un primo sguardo, il titolo e il sottotitolo sembrano indicare che questo libro tratta del corpo umano. Ma subito ci si rende conto che c’è un doppio binario di lettura e, alla fine dei nove capitoli, resta la domanda se l’argomento prevalente sia stato di carattere biologico (il corpo umano) o fisico (il cosmo intorno a noi).
Clegg è un giornalista inglese; fisico per formazione e divulgatore esperto, riesce ad attirare l’attenzione sui più disparati argomenti così che, alla fine, il libro risulta interessante per qualsiasi lettore. In ogni capitolo sono presenti schede relative a semplici esperimenti da fare in casa e/o da ritrovare sul sito www.universeinsideyou.com.
Nella breve Introduzione l’autore dà indicazioni per l’uso: «Durante la lettura di questo libro, utilizzerete i meccanismi del vostro corpo come strumenti per esplorare la scienza dell’Universo. […] e alla fine ritorneremo sempre alla più incredibile delle strutture: il corpo umano» (p.7).
In effetti il corpo umano è il filo conduttore di un itinerario che spazia attraverso diverse discipline. Per esempio, nel capitolo 2 (lunghissimo), Un capello, si parte dai problemi legati alla tintura e alla caduta dei capelli per chiedersi Di cosa sono fatte le cose? arrivando fino ai quark e al Big Bang. Oppure, nel capitolo 4, Con occhi nuovi, si parte dalla osservazione del cielo per arrivare alle ipotesi sulla vita extraterrestre. E nel capitolo 5, In marcia sullo stomaco, si intersecano più e più volte chimica, fisica e biologia.
Non c’è neppure una formula, il libro è rivolto a lettori curiosi, anche senza una preparazione specifica, ma lo sviluppo non è approssimato e per molti argomenti vengono riportate anche scoperte recenti. Per esempio, nel capitolo 7, In coppia, si ricorda come le teorie del «gene egoista» di Richard Dawkins siano state superate dalle acquisizioni dell’epigenetica: «il progetto generale che ci definisce esseri umani non dipende solo dai geni. […] abbiamo compreso quanto il loro ruolo sia piccolo nell’ambito generale del nostro programma biologico di controllo» (p. 195-196).
La chiave di volta del libro ci sembra la notazione sulla complessità del corpo e del suo funzionamento. Si capisce già dall’incipit : «Mettetevi in piedi di fronte a uno specchio, magari a figura intera, e osservatevi bene. Non rivolgetegli il solito sguardo di sfuggita, fate molta attenzione a quello che vedete. […] Vorrei che vi concentraste sull’essere umano davanti a voi.» (p. 9). E si ritorna sul concetto nella chiusa: «Ogni volta che vedrete quella incredibile struttura, prendetevi un momento per godervi il senso di meraviglia che ispira. Dietro al suo funzionamento c’è il lavoro di tutta la scienza. Il vostro corpo è una finestra aperta sull’Universo» (p. 248).
Dobbiamo però notare un limite del libro: quando l’autore prende in considerazione temi di respiro ampio, per esempio il metodo della scienza, la natura delle teorie scientifiche, il rapporto scienza-fede, il punto di vista dell’etica, la riflessione si fa «leggera», come se le problematiche fossero viste dall’alto, senza alcuna ipotesi interpretativa.
Ne è un esempio il capitolo 8, La gloria massima (anche questo piuttosto lungo), in cui il punto di partenza è il cervello e la sua difficoltà a usare la matematica per planare sui problemi legati alla probabilità, alla statistica, alla memorizzazione, all’etica e all’omeopatia, tutti presentati come fenomeni che «ingannano la mente» (p. 238).
Completano il testo un sintetico Indice analitico e un Approfondimento bibliografico stilato, capitolo per capitolo e per i diversi temi, in cui sono proposti, accanto ad altri testi dell’autore, libri anche classici e di interesse storico.
Brian Clegg
L’universo dentro di noi.
Il corpo umano: una guida turistica alla scoperta del cosmo
Edizioni Dedalo – Bari 2014
Pagine 265 – Euro 16,00
Recensione di Maria Cristina Speciani
© Pubblicato sul n° 57 di Emmeciquadro