La nostra vita di tutti i giorni è fortemente influenzata dalla Tecnologia, al punto che, ormai, non ce ne accorgiamo, quasi, o comunque non afferriamo quanto sia profonda questa influenza. E anche non comprendiamo appieno quanto grandi possano essere le sue potenzialità.
Negli ultimi cinquant’anni, grazie alla Tecnologia, le comunicazioni fra gli uomini, anche appartenenti a popolazioni diverse, sono diventate estremamente facili e quindi molto più frequenti, grazie alla diffusione delle fotocopiatrici, dei computer, dei mass-media, della telefonia mobile, dei vettori che più rapidamente e più facilmente trasportano le persone, tutte cose che anche solo cinquant’anni fa non esistevano. In fondo la cosiddetta «globalizzazione» è dovuta soprattutto all’aumento delle comunicazioni di qualunque genere.
E che dire della biologia e della medicina e delle scienze alimentari, le quali hanno allungato e reso migliore la nostra vita?
Come è stato possibile tutto questo? Un elemento che ha facilitato tutto ciò è la sinergia continua fra Scienza e Tecnologia.
Generalmente si è indotti a pensare che la Tecnologia sia possibile solo se, a monte di essa, la Scienza fondamentale ha compreso i fenomeni nei loro meccanismi più reconditi. Ciò è certamente vero, ma è vero anche il viceversa. Prima di tutto nessuna attività sperimentale sarebbe possibile senza l’ausilio della Tecnologia nelle sue molteplici forme, e inoltre l’intreccio sempre più inestricabile tra ricerca scientifica e ricerca tecnologica determina nuovi approcci allo studio della realtà con un conseguente aumento di conoscenza.
In particolare la Fisica, una delle più strutturate discipline scientifiche, sembra riassumersi in una serie di formule matematiche. Ma la Fisica è ben altro. È uno sforzo continuo ad interpretare una natura complessa, basandosi su osservazioni sperimentali e connessioni logiche tra di esse. È quindi una costruzione logica, come del resto lo è tutta la Scienza della natura, non basata su teoremi logici astratti, ma sull’osservazione del reale, nella quale le affermazioni devono essere consequenziali l’una all’altra.
Analogamente, la Tecnologia è sì uno sviluppo avente come scopo la realizzazione di qualcosa che funzioni, ma anche la Scienza del controllo, intesa come l’applicazione delle conoscenze scientifiche più avanzate per gestire, separare, controllare, insomma, le molte variabili che giocano un ruolo complesso nei fenomeni che si vogliono addomesticare. Anche qui fantasia e spirito critico vanno di pari passo con un riscontro continuo con la realtà.
In questo Simposio, che si svolgerà nei giorni 22 e 23 ottobre, si affronteranno questi temi prendendo per esempio alcune forme dell’odierna Tecnologia che sono importanti nella nostra vita e che traggono spunti essenziali dalle più avanzate conquiste della ricerca scientifica.
Nello svolgimento di alcuni temi inoltre si cercherà di analizzare l’influenza che alcune delle tecnologie considerate hanno sul comportamento e sull’evoluzione della società che ne fa uso, affrontando sia gli aspetti positivi sia le conseguenze negative.
Alla fine di ognuna delle tre sessioni attraverso le quali si snoda il Simposio, un congruo tempo sarà dedicato a discussioni fra relatori e pubblico, rette da un moderatore che avrà anche il compito di stimolare domande e richieste.
Nelle giornate di mercoledì 21 Ottobre e di venerdì 23 Ottobre è prevista una visita guidata ai Laboratori sotterranei del Gran Sasso.
Il MIUR ha concesso l’esenzione dal servizio per gli insegnanti che parteciperanno al Simposio.
Il programma, il form per l’iscrizione e altre informazioni organizzative e logistiche sono reperibili sul sito del Simposio: http://scienzaetecnologia.lngs.infn.it/
Gianpaolo Bellini
(Università degli Studi di Milano, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)
© Pubblicato sul n° 57 di Emmeciquadro