Conosciamo da tempo l’attività e il pensiero degli autori di questo volume, avendo la rivista pubblicato numerosi loro contributi. Siamo grati a loro oltre che per quanto ci hanno insegnato, per il lavoro che ha condotto alla pubblicazione di un testo di accompagnamento per insegnanti della scuola primaria, testo che consiglio caldamente.
Fare matematica offre contributi teorici e proposte di prassi didattiche, che toccano i nodi fondamentali dell’insegnamento e apprendimento della matematica dai cinque ai dieci anni, documentando in modo convincente che cosa significhi l’espressione reinvenzione guidata, espressione presa da H. Freudenthal e idea guida del testo.
Il testo presenta una rassegna importante di attività didattiche molto ben pensate, che rivelano una solida consapevolezza delle radici concettuali degli argomenti, e delle azioni efficaci per insegnarle. Si conducono i bambini nelle occasioni più varie, da quelle semplici della vita quotidiana ad altre più inconsuete e stimolanti, a incontrare nel concreto la matematica, facendone esperienza. Infatti, fare esperienza con i bambini è di più che fare delle attività, anche attività belle e significative.
Ognuna delle proposte è mirata a incontrare i significati dei concetti e delle azioni della matematica, raggiungendo le regole e le formule come sintesi. Si nota che le proposte didattiche non sono pensate a tavolino, ma vengono da persone che agiscono sul campo, che hanno inventato e verificato queste modalità. In particolare, ciò è documentato da commenti e deduzioni dei bambini, riportati dalle insegnanti stesse, rivelando che le proposte sono state sperimentate, perciò riflesse e verificate, da persone che hanno imparato ad ascoltare in modo attento e preciso i bambini in azione.
In questo testo si documenta che è possibile che i bambini lavorino in modo intenso e ordinato, perfino quando sono numerosi e vivaci. E il risultato è un apprendimento sicuro, perché fondato su ragioni riconosciute, e stabile, che si mantiene: i bambini ricordano anche a distanza di tempo.
Il testo non pretende di trattare tutto quello che di matematica si fa nella scuola primaria. Rivelando la riflessione didattica svolta dagli autori, esso identifica, piuttosto, i nodi e gli snodi dei concetti, i punti chiave delle questioni, gli argomenti più critici del curricolo; in molte situazioni, infatti, è segnalata mediante il simbolo di una spirale la ricorsività degli argomenti. Molti lavori proposti nelle prime classi preparano consapevolmente la trattazione di quelli delle cassi superiori, talvolta addirittura li riprendono, nella consapevolezza delle linee di sviluppo dei concetti: questo è il vero fondamento di un curricolo verticale.
Molto opportunamente, un’attenzione specifica è riservata alla risoluzione dei problemi, l’attività scolare in cui più si manifesta se il bambino attiva un proprio modo di pensare o ripercorre schemi comportamentali più o meno imposti, che però lo rassicurano (ma non incrementano la sua padronanza della matematica). Essi sono proposti spesso come stimolo, come punto di partenza per entrare in nuovi orizzonti e nuovi argomenti. Ma sono anche affrontati come ambiente di uso dei contenuti matematici, in situazioni concrete, tra le quali, soprattutto per i più piccoli, non mancano quelle ludiche.
In tutto il percorso si incontra una proposta di lavoro che mira a formare nei bambini, attraverso la matematica, un pensiero libero, che accetta le sfide, che prende gusto al cercare soluzioni e si sforza di mostrare e chiarire le ragioni del proprio agire.
S. Barbieri, A. Davoli, A. Gorini, P. Longo, L. Radaelli, S. Sorgato, G. Visconti
Fare matematica
Dall’esperienza al concetto: sviluppare il pensiero matematico passo dopo passo
Pearson Italia – Torino-Milano 2015
Pag. 288 – Euro 18,00
Recensione di Raffaella Manara
© Pubblicato sul n° 58 di Emmeciquadro