Un libro di notevole impatto visivo dedicato a giovani lettori (consigliato a partire dagli otto anni) per ricostruire la storia della vita sulla Terra lungo il tempo geologico. In effetti la successione delle immagini, stilizzate ma con grande attenzione ai dettagli, rende bene l’idea delle trasformazioni avvenute sul nostro pianeta.
Il libro è strutturato per diversi registri di lettura e va ripreso in mano più volte. È facilmente consultabile grazie al formato (26cm x 21cm), alla copertina rigida (si tiene bene in mano) e, soprattutto, grazie alla sequenza dei contenuti ordinata e ricorrente: due pagine affiancate presentano, con un grande disegno, lo scenario di un certo «periodo»; le due pagine successive ne descrivono, a parole, le caratteristiche geologiche e le forme viventi in esso presenti; inoltre, un riquadro intitolato Scimmia curiosa fornisce informazioni ulteriori o di raccordo.
I lettori più giovani, anche solo scorrendo le immagini, riescono a cogliere il percorso verso la varietà e la complessità del mondo in cui viviamo; i ragazzini alle soglie della secondaria possono trovare anche nelle pagine scritte tanti spunti di approfondimento.
Sandro Natalini non è solo illustratore, ma anche autore di questo libro: i disegni a doppia pagina sono in stretto rapporto con il testo scritto. Il racconto si sviluppa lungo i «periodi» geologici, senza distinguerli dalle «ere»: una scelta coerente con gli avvenimenti più significativi nella storia della vita (per esempio l’esplosione del cambriano) che semplifica la struttura gerarchica della scala dei tempi geologici.
Tuttavia i periodi illustrati sono tanti (quindici), i loro nomi sono difficili da ricordare così come i cambiamenti che si susseguono. Né ci sembra facile lo schema riassuntivo generale alle pagine 64-65. Nonostante il linguaggio adeguato, il percorso è complesso e per un bambino la comprensione non è immediata, perciò consigliamo una lettura guidata dai genitori o dagli insegnanti. Così il libro può diventare uno strumento utile anche alla scuola primaria.
Un’ultima notazione positiva, sul testo scritto, relativa a due nodi delicati della storia biologica: l’inizio della vita e la comparsa dell’uomo.
A pagina 10: «In queste circostanze così particolari, le reazioni chimiche creano nei mari una grande quantità di sostanze “organiche”, cioè simili a quelle che compongono le cellule degli organismi viventi. In questa zuppa di sostanze, detta anche “brodo primordiale” si sviluppano le prime forme di vita. Non sappiamo ancora con certezza dove e come sia successo.»
A pagina 58: «Molti grandi animali del Pleistocene si estinguono tra 40 000 e 10 000 anni fa, forse a causa dell’arrivo degli esseri umani nel loro ambiente. Questi irrequieti cugini degli scimpanzé, gli ultimi arrivati nella grande famiglia degli ominidi, si diffondono dall’Africa in Asia e in Europa, raggiungendo un po’ alla volta ogni angolo del pianeta.»
A pagina 59, nel riquadro Scimmia curiosa: «Più tardi, ominidi brillanti come Homo Erectus imparano a usare il fuoco […] vivono in piccoli gruppi e cacciano insieme con attrezzi dalle punte in pietra da loro abilmente scheggiata. La storia dell’umanità inizia così.»
Poche frasi, espressioni essenziali e rispetto della realtà, come raramente si trova.




Sandro Natalini

La storia della vita.
Dal brodo primordiale ai giorni nostri

Editoriale Scienza – Trieste 2015

Pagine 66 – Euro 13,90

Recensione di Maria Cristina Speciani
(Membro della Redazione della rivista Emmeciquadro, già docente di Scienze Naturali nei licei, autore di libri di testo)

© Pubblicato sul n° 59 di Emmeciquadro



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