Il testo si compone di una carrellata di esempi in cui è mostrato come grazie alla matematica, disciplina ritenuta spesso solo ostica, diverse situazioni problematiche vengono brillantemente risolte.
Quanto raccontato ha il pregio di destare un certo fascino verso la matematica: essa permette di dimostrare la veridicità di enunciati matematici o di spiegare alcuni fenomeni, non solo tramite una logica di tipo induttivo, ma anche attraverso altri tipi di ragionamenti come la logica deduttiva o le dimostrazioni per assurdo.
Altri esempi, invece, mettono in evidenza come attraverso gli strumenti matematici più sofisticati (successioni numeriche, equazioni differenziali) sia stato possibile cogliere molte regolarità e formulare leggi che descrivono con precisione i fenomeni naturali; da quelli più noti – come la propagazione del suono, i campi elettromagnetici e le particelle subnucleari grazie alla Meccanica quantistica – ad altri meno noti e bizzarri – come la forma e posizione delle macchie presenti sulla pelliccia degli animali (in base alla teoria di Murray) oppure la spiegazione (mediante il teorema del pendolo capovolto) del motivo per cui sia possibile che un tratto di corda lanciato in aria rimanga sospeso sfidando la gravità.
Molto interessanti le vare situazioni presentate, in cui si constata come la matematica permetta di prevedere con agilità e semplicità le «scelte» operate dalla natura, che sono quelle che consentono di ridurre il dispendio di energia.
Per esempio una pellicola di acqua saponata assume quella forma che rende l’area della propria superficie più piccola possibile; oppure la luce o un oggetto tendono a percorrere una traiettoria minima. Problemi più operativi, come la ricerca della superficie massima da recintare con una quantità di filo nota, si risolvono in modo analogo calcolando la derivata di una funzione.
L’autore ci svela anche la strana presenza del pi-greco () in situazioni inaspettate, come nel calcolo della probabilità che un ago di lunghezza d cada a cavallo di una serie di righe a distanza d, o di trovare n teste e n croci dopo 2n lanci di una moneta; ma anche un altro numero irrazionale, e, si presenta in fenomeni probabilistici o di tipo instabile.
Ritengo importanti tutti gli spunti forniti da questo testo, sebbene siano semplicemente abbozzati. Se fossero tenuti presente insegnando la matematica e le scienze (in particolare la fisica) sarebbe possibile trasmettere una corretta idea di cosa sia la matematica: non una fuga «iperuranica», ma una strada verso l’astrazione che assicura un percorso conoscitivo rigoroso e puntuale della realtà.
Per chi fosse curioso della particolarità del numero 1089 menzionato nel titolo del libro: se si sottrae un qualunque numero di tre cifre (con la prima cifra e l’ultima che differiscono almeno di due unità) allo stesso numero con l’ordine delle cifre invertite, poi si somma il risultato così ottenuto con lo stesso numero scritto invertendo l’ordine delle cifre, il risultato sarà sempre 1089!




David Acheson

1089 e altri numeri magici

Zanichelli – Bologna 2009

Pagine 174 – Euro 10,20

Recensione di Nadia Correale
(Docente di Matematica e Scienze alla Scuola Secondaria di I° grado, membro della redazione della rivista Emmeciquadro)

© Pubblicato sul n° 63 di Emmeciquadro

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