Il testo fornisce una conoscenza di base dei fenomeni sismici, argomento senza ombra di dubbio di grande attualità in questo periodo in Italia dopo le ultime catastrofi.
Nei primi capitoli vengono esposti gli aspetti scientifici che consentono di capire le cause che determinano i terremoti, laddove sono presenti faglie, dorsali oceaniche o fosse abissali e che si riconducono alla teoria della Tettonica a zolle.
Si descrive la differenza tra le scale Richter (misura del rilascio di energia) e Mercalli (misura degli effetti) per comprendere l’importanza di quantificare in modo corretto e oggettivo l’intensità dei fenomeni sismici.
Viene anche delineato un quadro storico per conoscere come è cambiato nel tempo lo studio di questo fenomeno, la cui possibilità di prevenzione è uno dei fattori cruciali. Va ricordato che a oggi il margine di incertezza per sapere in anticipo dove, quando e con quale intensità si svilupperà un terremoto è molto ampio, anche perché il contesto geologico in cui avviene la scossa incide notevolmente. Per esempio in Pianura Padana la predominanza di rocce sedimentarie in un ampio bacino rende predominanti le oscillazioni a bassa frequenza. Viceversa materiali più rigidi che caratterizzano certi tipi di suolo e di costruzioni (come ponti o grattacieli) favoriscono il viaggio delle alte frequenze che provocano maggiori danni.
Tuttavia studi di tipo probabilistico e deterministico (possibili solo a livello locale) consentono di stabilire il grado e il ciclo di attività sismica di un determinato territorio integrando tali informazioni con quelle contenute in cataloghi storici (ecco l’importanza dei dati del passato a nostra disposizione) e strumentali (che risalgono al massimo a cinquant’anni fa). Le simulazioni che hanno origine da questo tipo di calcoli hanno una rilevanza scientifica importante per conoscere la direzione del movimento delle placche.
Attualmente le stazioni sismiche e le reti di monitoraggio forniscono una mappa dettagliata delle aree considerate a rischio sismico.
Negli ultimi capitoli l’attenzione viene rivolta all’Italia e si scopre (fra le altre cose) che il nostro paese è certamente tra quelli a più elevato rischio sismico, anche se non il peggiore.
Tuttavia gli aspetti più preoccupanti riguardano la sua maggiore vulnerabilità (diversamente da altri paesi come il Giappone o gli Stati Uniti che hanno investito in modo massiccio in costruzioni antisismiche) – a causa dei materiali di costruzione scadenti utilizzati – e la sua esposizione – per via dell’alta densità di popolazione e della presenza sul nostro territorio di un enorme patrimonio artistico.
Per questi motivi diventa sempre più importante rendere consapevoli le nuove generazioni con riferimento a quali siano le azioni dell’uomo che possono incidere nell’arginare il più possibile i danni alle persone e alle cose.
Il testo si presta a essere utilizzato nelle scuole secondarie per la relativa semplicità di esposizione. Interessanti anche le immagini di cui è dotato e l’elenco dei siti che è possibile consultare per approfondire l’argomento.
Romano Camassi e Marco Massa
I terremoti. Quando la terra trema
Il Mulino – Bologna 2013
Pagine 134 – Euro 9,80
Recensone di Nadia Correale
(Docente di Matematica e Scienze alla Scuola Secondaria di I° grado, membro della redazione della rivista Emmeciquadro)
© Pubblicato sul n° 63 di Emmeciquadro