Si è tenuta a Varese presso l’Università degli Studi dell’Insubria la quarta edizione di Scienza & Fantascienza, ciclo di seminari universitari aperti al pubblico, organizzato dal professor Paolo Musso, filosofo della scienza del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione, in parallelo al suo insegnamento di «Scienza e fantascienza nei media e nella letteratura», unico corso universitario italiano dedicato alla fantascienza.
Il tema di quest’anno era: Tu, robot. L’intelligenza artificiale dalla fantascienza alla vita quotidiana e, come sempre, è stato trattato sia dal punto di vista fantastico sia da quello scientifico, ma mai come quest’anno è stato in primo piano anche l’aspetto sociale della scienza e della tecnologia, che, contrariamente a ciò che molti credono, ha sempre avuto un ruolo molto importante anche nella fantascienza (o perlomeno nella grande fantascienza).
Il primo aspetto è stato trattato da Giuseppe Lippi, storico direttore di Urania Mondadori, che ha svolto l’incontro introduttivo sulle macchine intelligenti nella storia della fantascienza, mentre, grazie all’ormai consolidato rapporto con la Sergio Bonelli Editore, è stato dedicato un incontro speciale ai robot nei fumetti e nei cartoni animati, tenuto da Antonio Serra e Sergio Giardo, rispettivamente creatore e disegnatore della saga di «Nathan Never», che ha ormai superato i 300 numeri e i 25 anni di presenza in edicola.
Anche sul versante scientifico il livello è stato molto alto, grazie alla partecipazione di studiosi quali il neurologo Mauro Ceroni, il linguista Andrea Moro, scopritore dei «linguaggi impossibili», e i ricercatori Alessandro Vato e Lorenzo Natale dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che, anche se ben pochi lo sanno, è all’avanguardia nel mondo nel campo della robotica.
Infine, per la parte sociale un incontro è stato dedicato alla politica e all’economia, con la partecipazione di personaggi del calibro di Luciano Violante e Giorgio Vittadini, e un altro al corretto impiego delle nuove tecnologie nella scuola, con Mario Gargantini, direttore di Emmeciquadro, e Cristina Bralia, docente di Informatica nonché referente del Piano Nazionale Scuola Digitale per la provincia di Varese.
Come sempre, il ciclo non si è limitato a fornire informazioni corrette e aggiornate sul tema (comunque sempre preziose, data la crescente tendenza dell’informazione a un sensazionalismo irresponsabile che confonde le idee anziché chiarirle) né semplicemente a paragonare la fantasia con la realtà per vedere se e quanto le «previsioni» degli autori di fantascienza si siano realizzate (benché certamente anche questo abbia avuto la sua importanza, visto che siamo alle soglie di un vero boom della robotica, che nel giro di pochi anni entrerà a far parte integrante della nostra vita quotidiana).
Soprattutto però si è trattato di un’occasione per riflettere criticamente, attraverso una «contaminazione» creativa e anticonvenzionale di generi diversissimi tra loro, sul valore e sui rischi della tecnologia, ma anche su problemi tipici della più classica tradizione filosofica, come il rapporto tra mente e corpo, la natura dell’intelligenza e della libertà, l’essenza della persona umana, la relazione tra ragione e sentimento, eccetera, tutte cose su cui spesso i grandi libri e film di fantascienza hanno proposto riflessioni che non hanno nulla da invidiare a quelle dei filosofi di professione. E il crescente successo, sia tra gli studenti dell’Ateneo insubre che tra il pubblico esterno, sembra confermare che la formula funziona.
Il ciclo del prossimo anno sarà dedicato ai viaggi spaziali. Oltre a quella, ormai tradizionale e irrinunciabile, dei bonelliani, è già stata confermata la partecipazione, tra gli altri, del fisico italiano Claudio Maccone, Direttore Tecnico della International Academy of Astronautics (IAA), che parlerà dell’astronautica dei secoli futuri, cioè di quelle missioni spaziali (alcune delle quali progettate da lui stesso) che sono già allo studio, ma che richiedono una tecnologia così avanzata che si potranno realizzare solo fra molti decenni o addirittura secoli. Il programma completo verrà pubblicato verso metà settembre nella Sezione Eventi del sito dell’Università dell’Insubria.
Tutti gli incontri di quest’anno e di quelli precedenti (2013: Storia della fantascienza – La letteratura di fantascienza; 2014: L’immagine degli alieni nella scienza e nella fantascienza; 2015: L’ucronia: storie alternative immaginarie e reali) sono visibili gratuitamente in streaming in versione integrale sullo stesso sito dell’Insubria nella sezione Comunicazione e Sala Stampa / Video.
a cura della Redazione di Emmeciquadro
© Pubblicato sul n° 63 di Emmeciquadro