Come muoversi in un orizzonte divulgativo sempre più vasto ma sempre più frammentario?

La Rivista Emmeciquadro in questa pagina, dedicata ai “Libri Ricevuti“, propone brevi segnalazioni di testi culturalmente significativi o di contenuto scientifico specifico.

Giovanni Maga
Batteri spazzini e virus che curano
Come le biotecnologie riscrivono la vita

Zanichelli – Bologna 2016
Pagine 208 – Euro 13,50
Nonostante il titolo ad effetto, perché i virus non «curano» ma introducono nelle cellule dal DNA malato pezzi di DNA «giusto», il libro è chiaro e ben strutturato.
L’intento è quello di tranquillizzare i lettori sul tema degli OGM: «le biotecnologie non sono altro che attività umane che modificano un organismo», «i mostri evocati non esistono».
Interessante, anche per chi ne sa già un po’, il complesso dei riferimenti storici con un occhio anche al futuro. Può essere utile anche per ricuperare la dimensione storica in classe.
In appendice bibliografia essenziale e informazioni «per saperne di più».



Letto da Maria Cristina Speciani

Raffaella Ranise
Noi un punto nell’universo
Storia semplice dell’astronomia
Marsilio Editori – Venezia 2016
Pagine 118 – Euro 13,00
Come indicato in quarta di copertina il libro ripercorre la storia del pensiero, dai primi pensatori greci ai filosofi del Medioevo, fino ad arrivare alla rivoluzione copernicana, a Keplero e Galileo, e infine alle acquisizioni della moderna astronomia.
C’è già molto e quindi non c’è da stupirsi se alla moderna cosmologia si accenna appena.
La trattazione è piacevole e divulgativa, anche se i molti richiami ai filosofi, pur interessanti, rendono un po’ meno organico e talora poco approfondito il percorso astronomico.
Adatto per adulti, meno come strumento integrativo per la didattica.



Letto da Lorenzo Mazzoni

Emanuela Marinelli e Livio Zerbini
La Sindone. Storia e misteri
Odoya – Bologna 2016
Ppagine 240 – Eeuro 15.00
Il lettore è guidato dentro la complessa e affascinante trama delle ricerche storiche e scientifiche più recenti, condotte a livello internazionale, sulla reliquia tra le più venerate e forse la più discussa.
Emanuela Marinelli, naturalista e geologa, fa il punto sulle analisi scientifiche eseguite con metodo sperimentale, che, decostruendo la datazione al Carbonio14 del 1988, collocano il Sacro lino all’epoca di Cristo.
Al riguardo si segnala il suo articolo, Il testimone muto. Gli studi scientifici sulla Sindone, pubblicato sul n° 39 – Agosto 2010 di questa rivista. 



Letto da Maria Elisa Bergamaschini

© Pubblicato sul n° 64 di Emmeciquadro

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