Il Centro Culturale di Milano (cMc), in collaborazione con la Associazione Euresis, ha recentemente organizzato all’interno de “I Lunedì Scientifici” un ciclo di tre incontri sulle nuove tecnologie.
Uno sguardo all’attualità non solo «tecnico», ma capace di portare a galla gli aspetti più radicali del fenomeno.
Come testimonia l’editoriale con cui il cMc ha presentato il ciclo dei tre incontri.
«Le nuove tecnologie ci avvolgono, entrano in tutti gli spazi della nostra esistenza, tendono a riconfigurare le nostre relazioni con le cose e anche con le persone; ci meravigliano per ciò che riescono a fare e a farci fare, ci spaventano per le implicazioni prevedibili a diversi livelli della vita personale e sociale, ci inquietano e ci preoccupano per la sensazione di non riuscire a dominare e incanalare tanta potenza sempre e facilmente disponibile.
Non si tratta solo di nuovi e straordinari strumenti, ma di un contesto che sta mutando, di un nuovo ambiente, di una nuova dimensione che ospita l’avventura umana e si caratterizza per la pervasività e per la rapidità dei cambiamenti. È un cammino inarrestabile? Alcuni ritengono di sì; altri sperano di no.
In entrambi i casi ci si dovrà chiedere in nome di che cosa assecondare o tentare di fermare l’innovazione. La risposta sembra facile: in nome dell’uomo; ma non è così evidente cosa voglia dire uomo, oggi. Sono proprio le tecniche biomediche, robotiche, informatiche ad entrare entro i confini di quel “fenomeno umano”, al tempo stesso creatore e dipendente dalla tecnologia, che credevamo di aver chiaro in tutti i suoi fattori ma che ci accorgiamo di conoscere così poco.
Come l’uomo si pensa oggi? Intanto le macchine avanzano e acquisiscono facoltà che un tempo ritenevamo fossero solo umane: percepiscono, memorizzano, imparano, diventano “intelligenti”. Ci aiutano o ci minacciano? Diventano nostri preziosi assistenti o sono già dei temibili concorrenti?
E che dire delle nuove tecnologie che intervengono direttamente sui componenti fondamentali dei viventi? Ormai si può arrivare a modificare la trama della vita: per correggere difetti, certo, ma anche per introdurre nuove funzionalità. Si vuole riprogettare l’uomo. Forse puntando all’immortalità? Ma, come già ammoniva Platone: “A cosa servirebbe una tecnica capace di renderci immortali, se poi non sapessimo quale uso fare dell’immortalità?”».
Come invito a una partecipazione, seppure in differita, attraverso i video presenti in YouTube all’interno del canale del Centro Culturale di Milano, sono riportati di seguito, più in dettaglio, i temi sviluppati nel ciclo dei tre incontri dai diversi relatori intervenuti.
Lunedì 27 Febbraio: La tecnica ha varcato il mondo umano?
Sono intervenuti:
– Carlo Sini, filosofo, Milano
– Fabrice Hadjadj, filosofo, Friburgo
Ha coordinato: Andrea Caspani, direttore della Rivista Linea Tempo
Il video dell’incontro al link: https://www.youtube.com/watch?v=kYqKG-Y2wWM&t=24sLunedì 13 Marzo: Biotecnologie: ridisegnare la vita?
Sono intervenuti:
– Carlo Soave, biologo e genetista, Università degli Studi di Milano
– Alessandro Giuliani, biofisico e neuroscienziato, Università La Sapienza, Roma
Ha coordinato: Mauro Ceroni, neurologo, autore del libro La coscienza
Il video dell’incontro al link: https://www.youtube.com/watch?v=Y-LQdtwzHdk&t=15sLunedì 20 Marzo: Intelligenza artificiale e robotica: l’oggi e il domani
Sono intervenuti:
– Alessandro Vato, bioingegnere, ricercatore presso l’Istituto Italiano di Tecnologia IIT di Rovereto
– Daniele Magazzeni, ricercatore di Robotica e Intelligenza Artificiale presso il King’s College of London
Ha coordinato: Mario Gargantini, giornalista scientifico e direttore della Rivista Emmeciquadro
Il video dell’incontro al link: https://www.youtube.com/watch?v=cn9xmlgQghE
A cura della Redazione di Emmeciquadro
© Pubblicato sul n° 64 di Emmeciquadro