Come muoversi in un orizzonte divulgativo sempre più vasto ma sempre più frammentario?

 

La Rivista Emmeciquadro in questa pagina, dedicata ai Libri Ricevuti, propone brevi segnalazioni di testi culturalmente significativi o di contenuto scientifico specifico.

 

 

 

Anna Weltman
Questa (non) è matematica.
Un libro di attività per disegnare con intelligenza
Editoriale Scienza –  Firenze, 2017
Pagine 77 – Euro 11,90
Il titolo inglese This is Not a Maths Book indirizza meglio al contenuto: una raccolta di attività di disegno, che, mediante strumenti elementari (righello, compasso, goniometro), trattano figure piane e configurazioni complesse di notevole bellezza.
Alle costruzioni sottostanno relazioni matematiche, non sempre elementari, che il libro non esplora: il disegno si fa così.
Un repertorio tuttavia utile anche per la matematica: lavorando con mani, carta, matite, i ragazzi potranno esprimere i loro perché.
Fuorvianti sia l’uso inappropriato di termini matematici sia il glossario con definizioni errate.



Letto da Raffaella Manara

 

Isabel Thomas
Il mio pianeta. Acqua
Osserva, sperimenta, crea!
Editoriale Scienza – Trieste 2017

Pagine 64 – Euro 9,90
Osserva, sperimenta, crea! Un bel sottotitolo, che suggerisce le azioni sotto cui (bandierina in alto a sinistra nelle pagine pari) sono raggruppati i diversi argomenti trattati. I
nteressanti, ben impostate e corrette (cosa rara in un libro sull’acqua) le pagine dello sperimentare e del creare. Da consigliare la costruzione del pluviometro (pagina 24) e il modellino dell’erosione fluviale (pagina 52).
Più imprecise, anche nel lessico, le pagine dell’osservare, che comprendono poesie, racconti mitologici e schemi tra cui l’immancabile ciclo dell’acqua (pagina 30).



Letto da Maria Cristina Speciani

 

Antonio Ambrosetti
La matematica e l’esistenza di Dio
Lindau – Torino 2017
Pagine 83 – Euro 12,00
Il matematico Ambrosetti alla domanda stupita di una studentessa: ma lei è credente? si è sentito sollecitato a esplicitare le ragioni della propria fede, testimoniandola in un contesto culturale che con aggressività, e spesso rozzamente, afferma, come fosse un dogma, che lo scienziato può solo essere ateo.
Riflettendo con pacatezza e umiltà sulla propria esperienza e sugli incontri fatti, egli chiarisce che, come non c’è modo di dimostrare matematicamente l’esistenza di Dio, non c’è incompatibilità tra matematica e fede, perché si tratta di usare la ragione con metodi diversi su oggetti diversi. 



Letto da Raffaella Manara

 

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© Pubblicato sul n° 65 di Emmeciquadro

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