Come muoversi in un orizzonte divulgativo sempre più vasto ma sempre più frammentario?

 

La Rivista Emmeciquadro in questa pagina, dedicata ai “Libri Ricevuti”, propone brevi segnalazioni di testi culturalmente significativi o di contenuto scientifico specifico.

 

 

Francesco Malaspina
Dio e l’ipercubo. Itinerario matematico nel cristianesimo
Effatà Editrice – Torino 2017
Pagine 96 – Euro 9,00
Occorre qualche conoscenza matematica avanzata per apprezzare questo breve saggio e riconoscersi nell’esperienza che l’autore vuole comunicare e condividere.
Perché di questo si tratta, dato che il presupposto è che la matematica non sia affatto il luogo di qualche «spericolata dimostrazione» dell’esistenza di Dio, né, d’altro canto, della sua non esistenza (come invece altri talvolta con una certa arroganza pretendono).
Però la matematica è esperienza di «arte e bellezza», dunque anche gli oggetti matematici possono descrivere e raccontare il mistero cristiano come ogni manifestazione artistica.
Il lettore può così ritrovare la profonda meraviglia e l’esperienza di contemplazione del mistero che si prova inoltrandosi in tanti argomenti di matematica, esperienza che sostiene in molti il forte interesse e l’inestinguibile amore per tale disciplina.



Letto da Raffaella Manara

 

Ovidio Montalbani
Del vento e delle comete. Speculazioni accademiche
Olschki – Firenze 2017
Pagine 120 – Euro 25,00
Cinque Discorsi di Ovidio Montalbani (1601-1671) su vento, rugiada, nubi, neve e comete, argomenti di dibattito del suo tempo.
Montalbani, personalità eclettica, docente all’università di Bologna, scrive le sue dissertazioni come appendici dei «tacuini» astrologici annualmente compilati per il Senato Accademico.
In ordine temporale, riprodotti fedelmente e anche nelle dediche, «cautamente ammodernati» nella grafia, ricchi di dati scientifici e di citazioni letterarie, i testi rivelano lo «sguardo curioso» che caratterizza la rivoluzione scientifica dell’epoca.
Il saggio è curato da Linda Bisello, docente di Letteratura Italiana nell’Università della Svizzera Italiana, che ha scritto anche l’interessante Nota di apertura.
Le note, che occupano quasi un terzo del volume, raccolte alla fine e suddivise per capitoli, rivelano la ricchezza dei riferimenti alla letteratura classica.



Letto da Maria Cristina Speciani

 

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© Pubblicato sul n° 68 di Emmeciquadro

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