Molte informazioni di tipo astronomico, aggiornate e ben spiegate, sono lo scheletro su cui si costruisce e si sviluppa il testo: stelle, pianeti, costellazioni e qualche racconto mitologico per spiegare il nome dato dagli antichi ai corpi celesti.
Il percorso parte dall’osservazione del Grande Carro e dell’Orsa Maggiore, grazie ai disegni e alle istruzioni per riconoscere stelle e costellazioni nel cielo. I disegni rappresentano stelle e costellazioni in due versioni: collocate nel cielo e unite da linee che ne definiscono la figura.
A pagine di questo tipo, che chiedono attività osservative, si alternano pagine «teoriche» che trattano della luminosità delle stelle e spiegano l’origine dei loro nomi – latini, greci o arabi (pp. 10-11) oppure sviluppano il tema delle distanze in astronomia facendo riferimento a numerosi esempi (pp. 14-15).
Questa prima parte del libro si conclude con due quiz: riconoscere e dare il nome alle costellazioni raffigurate nelle due versioni (con linee e senza) e alle loro stelle principali (pp. 18-19).
La parte centrale del libro, da pagina 24 a pagina 55, propone quattro gruppi di «viste del cielo», uno per ogni stagione; inoltre, per ogni stagione sono disegnate la viste del cielo rivolte a Nord e a Sud; e nelle pagine affiancate sono rappresentate le stelle «come le vedi nel cielo» e «le stelle con le linee delle costellazioni». E tra le pagine con immagini si possono trovare, per esempio, un approfondimento sulla Stella Polare e sullo Zodiaco (pp. 30-35), la storia di Andromeda e quella di Orione (pp. 40-43) e le indicazioni per Osservare le stelle all’aperto (pp. 54-55).
L’ultima parte del libro (da pagina 56 in poi) è dedicata ai pianeti e al sistema solare: anche in questo caso sono date informazioni essenziali, ma precise e utili anche per riconoscere i pianeti nel cielo tenendo conto del loro cammino nel cosmo fino al 2026. In modo analogo sono date indicazioni per identificare, nei diversi mesi dell’anno, le prime stelle che compaiono nel cielo alla sera.
Adatto a esperti e a meno esperti, questo libro non è solo un atlante (anche se nell’ultima pagina è riportata una mappa del cielo come si vede dall’Italia), ma desta – o ridesta – nel lettore il desiderio di osservare la volta celeste.
Il libro viene da lontano: è stato scritto nel 1954 da Hans Augusto Rey (1898-1977), autore e illustratore di origine tedesca rifugiatosi negli Stati Uniti durante la persecuzione degli ebrei, famoso soprattutto per le storie di Curious George, scritte nel 1941 insieme alla moglie Margret. Rey aveva studiato filologia e scienze naturali: l’atteggiamento curioso nei confronti della natura e la capacità di costruire percorsi di scoperta si rilevano facilmente nelle sue numerose opere.
Una buona e interessante operazione editoriale quindi la traduzione, l’aggiornamento, l’adattamento e la ri-pubblicazione di questo testo realizzata da Reinventore srl, una giovane impresa che, facendo riferimento anche alla storia della scienza, fornisce risorse e idee per svolgere attività sperimentali a scuola.
Hans Augusto Rey
Trova le Costellazioni
Edizioni Reinventore – Verona 2017
Pagine 72 – Euro 15,00
Recensione di Maria Cristina Speciani
(Membro della Redazione di Emmeciquadro)
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© Pubblicato sul n° 69 di Emmeciquadro