Emy Buono: critiche dopo la festa per lo scudetto del Napoli

Nelle scorse settimane Emy Buono, diventata celebre per il programma tv “Ti spedisco in convento”, è scesa in piazza a festeggiare la vittoria dello scudetto del Napoli. Per la festa si è presentata con una maglia tagliata sul seno, copricapezzoli glitterati e pantaloni a vita extra bassa con intimo in bella vista. Mentre era sulle spalle di un amico tra la folla c’è chi le ha toccato e baciato il “lato b”: “Mi sono sentita stuprata. È vero che mi sono denudata ma non volevo dare il mio corpo in pasto alle persone. Mi è sembrato un po’ eccessivo che le persone mi hanno baciato e toccato il cu*o”, ha detto Emmy Buono a distanza di giorni sui social.



Dichiarazioni che però non ha fermato le critiche e i commenti. C’è chi la difende: “L’esibizionismo è una cosa quello che è successo ne è un’altra… è un personaggio pubblico e come tale deve trovare il modo di far parlare di sé ma non vuol dire che per questo deve succedere qualcosa di spiacevole”. E chi invece pensa che sia stata lei stessa a innescare certi comportamenti: “La scelta di metterti esposta in quel modo era un modo per essere esibizionista e farsi notare più che divertirsi… Quindi c’è poco da meravigliarsi di tutto quello che è successo poi”.



Emy Buono: “Non esco più di casa”

Ieri Emy Buono, l’ex Pupa e influencer, ha rilasciato un’intervista a Napoli Today cercando di fare chiarezza: “È vero che mi sono spogliata in strada, ero felice per il Napoli, ma nessuno doveva permettersi di abusare di me. Mi hanno toccata ovunque”. E ha aggiunto: “È ancora più triste che mi abbiano subissata di critiche dopo aver denunciato quello che è in effetti è stato uno vero e proprio stupro continuo del mio corpo per strada. In particolare le donne hanno dimostrato zero sensibilità nei miei confronti, non mi aspettavo chissà quale solidarietà, ma neppure insulti gratuiti”. La giovane napoletana ha poi confessato di essere spaventata dopo quello che è successo: “Non esco più di casa da quell’evento. Ho paura delle persone, che l’odio che stanno tutti riversando contro di me sui social possa trasformarsi in violenza nella vita reale. Ho paura”.