Un nuovo test per scoprire l’endometriosi. Le autorità sanitarie francesi (Has) consentiranno l’accesso anticipato e il rimborso a un test salivare innovativo per la diagnosi: il progetto farà parte di un programma di innovazione per raccogliere ulteriori dati sull’efficacia del test diagnostico, chiamato “Endotest”, sviluppato dalla società biotecnologica Ziwig con sede a Lione, come spiega La Croix. Il test ha lo scopo di cercare più biomarcatori per diagnosticare l’endometriosi utilizzando il sequenziamento di nuova generazione e l’intelligenza artificiale per analizzare la saliva.



Secondo l’autorità sanitaria francese lo scopo è quello di consentire l’accesso anticipato e il rimborso in via eccezionale del test per via della sua “natura innovativa ed efficacia diagnostica”. L’Endotest, secondo l’Has, potrebbe “ridurre il numero di laparoscopie non necessarie effettuate” in pazienti di 18 anni o più, sospettate di soffrire del disturbo. Il test è pensato per essere utilizzato solo dopo un esame clinico e l’esecuzione di un’ecografia o di una risonanza magnetica, ma potrebbe essere effettuato al posto di una procedura più invasiva. La sua utilità clinica deve essere ancora dimostrata, e il suo prezzo elevato e il metodo complesso rendono “inappropriato” il suo ampio utilizzo e il rimborso a lungo termine” secondo l’ente.



Endometriosi: il nuovo test potrebbe fare da apripista per altre patologie

Il test salivare per diagnosticare l’endometriosi ha avuto ottimi risultati. Una revisione è stata pubblicata sul New England Journal of Medicine nel giugno 2023 ma la società biotecnologica che lo ha sviluppato, Ziwig, ha annunciato a dicembre l’avvio di uno studio di 34 mesi che coinvolgerà 2.200 pazienti in 10 Paesi per sviluppare un test della saliva per molteplici patologie in ginecologia. Dopo i buoni risultati ottenuti nella diagnostica dell’endometriosi, dunque, la stessa metodologia potrebbe aiutare nel diagnosticare anche nuove malattie.



L’endometriosi, secondo l’OMS, è una condizione che colpisce il 10% delle donne e delle ragazze, ovvero circa 190 milioni di persone. Chi ne soffre prova dolore intenso durante le mestruazioni, nei rapporti sessuali o quando va in bagno, oltre a dolore pelvico cronico, gonfiore, nausea e affaticamento. Per diagnosticarla, al momento, viene svolta un’ecografia pelvica o una risonanza magnetica. Se le lesioni sono però superficiali l’esame può essere “inconcludente o negativo” secondo l’Alta Autorità francese per la Salute (HAS).