Non solo nuovi stabili, magari in periferia: il teleriscaldamento raggiunge anche il centro di Milano e un edificio importante come il Palazzo di Giustizia, che entra a far parte dei circa 80.000 appartamenti equivalenti (cioè di una grandezza media di 80 metri quadrati) riscaldati attraverso la rete di acqua calda posata da A2A nel capoluogo lombarda. Il piano della società energetica, definito e attuato in collaborazione con il Comune di Milano, non si fermerà qui, ma arriverà anche a interconnettere le varie centrali di produzione, in modo da ottimizzare il risparmio energetico e la gestione delle reti, come quella lunga circa 2 km che unisce il Tribunale di Milano con la centrale Canavese (situata in Via Cavriana) e che serve anche altri edifici di tipo residenziale e terziario del centro cittadino, permettendo l’eliminazione delle centrali termiche tradizionali che sono più inquinanti. Basti pensare che il beneficio ambientale, ottenuto con la sola eliminazione delle quattro grandi centrali termiche a gasolio che riscaldavano il Tribunale, comporta una diminuzione del 99% di SO2 (biossido di zolfo), del 95% di PM10 (polveri sottili), del 45% di CO2 (anidride carbonica) e del 30% di NOx (ossido d’azoto).
Il segreto della centrale di Canavese sta nell’impiego di sistemi di cogenerazione ad alta efficienza e pompa di calore, una tecnologia in grado di recuperare parte del calore dall’acqua della falda sotterranea. Una centrale che risponde ai migliori standard di sostenibilità ambientale grazie all’impiego di sistemi energetici ad alta efficienza ed energia rinnovabile, riconosciuto a livello internazionale con l’attribuzione del “Certificate of Merit” in occasione dell’edizione 2011 dell’International District Heating Energy Climate Awards, un premio dell’Agenzia internazionale dell’energia e dall’Associazione Europea degli Operatori del Teleriscaldamento.
“I lavori per l’ampliamento delle aree teleriscaldate fino al cuore di Milano – ha detto ilSindaco Giuliano Pisapia – sono il frutto di una collaborazione fra l’Amministrazione Comunale e A2A. Il nostro obiettivo è sostenere la realizzazione di tutte le opere che contribuiscono ad aumentare la qualità della vita nella nostra città, di cui il teleriscaldamento è certamente una delle più importanti. È pertanto fondamentale rafforzare la collaborazione tra Comune e A2A, nella condivisione del piano di sviluppo del teleriscaldamento sul nostro territorio. Un obiettivo che si traduce realizzando a Milano moderne infrastrutture, per riscaldare la città in modo sostenibile, adeguato ai migliori standard europei”.
“Il teleriscaldamento di Milano – ha detto il Presidente del Consiglio di Gestione di A2A Giuliano Zuccoli- è un sistema che impiega, per il riscaldamento della città, principalmente fonti rinnovabili, in particolare attraverso la termovalorizzazione e le pompe di calore, fornendo un servizio con elevati standard di qualità e sicurezza a costi competitivi. Il teleriscaldamento consente un risparmio di energia primaria fino al 70% che consente un considerevole miglioramento dell’aria che respiriamo. Per lo sviluppo del teleriscaldamento nel Comune di Milano, per il 2011 A2A ha investito circa 26 milioni di euro e altri 30 li investirà nel 2012. Gli investimenti, per lo stesso settore, sostenuti da A2A in Lombardia, ammontano a 60 milioni nel 2011 e 70 milioni previsti per il 2012. Auspichiamo un accordo tra i comuni dell’area metropolitana finalizzato ad affrontare meglio il problema ambientale che notoriamente non è legato alle mura di cinta della città”.
A Milano, entro la fine del 2011, la lunghezza della rete del teleriscaldamento aumenterà di 13 km rispetto all’anno precedente, arrivando a circa 114 km di doppia tubazione.