Tempi difficili per i consumatori italiani. Le truffe e i raggiri crescono, infatti, anche nei contratti di fornitura di energia elettrica e gas. Colpa degli incaricati di alcune aziende che operano nel settore e che propongono contratti con modalità scorrette, rilasciando informazioni false e ingannevoli. Un danno anche per il mercato, oltre che per il cittadino. È infatti indubbio che avere più società in  competizione possa portare le tariffe al ribasso e a migliorare l’efficienza del  servizio, ma se non si limitano i comportamenti negativi si crea un danno per tutti gli operatori. Per dare un’idea del fenomeno, negli ultimi 18 mesi sono state 3.500 le segnalazioni arrivate da tutta Italia allo sportello consumatori dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Le regioni più colpite sono Campania, Lazio, Puglia, Toscana, Lombardia e Marche e i comportamenti scorretti si concentrano (per l’84% nei casi) sulle utenze domestiche. La casistica più frequente è quella di incaricati di alcune aziende di vendita che, presentandosi genericamente come personale incaricato della verifica delle bollette e/o dei contatori, chiedono di prendere visione dei dati lì riportati o sottopongono nuovi contratti di fornitura presentandoli falsamente come moduli relativi ad aggiornamenti tariffari, sconti sulle bollette, applicazione delle fasce biorarie, ecc.



Dato appunto il danno che apportano anche agli operatori del mercato, oltre che ai cittadini, la miglior risposta a questo fenomeno non può che arrivare da un interessamento comune di aziende a associazioni dei consumatori. Ne è un esempio l’accordo sottoscritto ieri dall’azienda A2A (operante sia nel settore dell’energia elettrica che del gas) da un lato e da Codici (Centro per i diritti del cittadino), Acu (Associazione consumatori utenti), Lega Consumatori e La Casa del Consumatore dall’altro, contro le pratiche commerciali scorrette, con il fine di tutelare i clienti dalle possibili truffe e favorire la massima trasparenza e correttezza nei rapporti tra le società di vendita di energia elettrica e gas e i clienti finali.



Tra le attività previste dal protocollo c’è anche l’istituzione dell’Osservatorio sulle pratiche commerciali scorrette: un tavolo di lavoro per individuare e concordare iniziative comuni al quale potranno aderire in futuro anche altre aziende e associazioni che ne condividono gli obiettivi. Il protocollo è un importante passo in avanti per la tutela sia dei clienti, sia delle aziende, come nel caso di A2A, che operano sul mercato ispirandosi ai principi di trasparenza e del rispetto delle regole.

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