A2A – Presentato il piano economico-finanziario 2013-2015 I consigli di sorveglianza e di gestione di A2A, la multiutility lombarda, hanno esaminato e approvato oggi il piano industriale 2013-2015, con le conseguenti linee di indirizzo di medio-lungo termine del gruppo. Gli obiettivi, illustrati alla stampa da Graziano Tarantini, Presidente del Consiglio di gestione, sono importanti e ambiziosi. Si prevede infatti di ridurre l’indebitamento netto a 1,4 miliardi di euro, portando nel frattempo il Margine operativo lordo a 1,3 miliardi. Sono previsti inoltre investimenti industriali per 1,2 miliardi. Dietro a questi numeri anche il progetto, ormai portato a termine con l’operazione di Edipower, di trasformare in asset industriali il capitale investito in partecipazioni.
Nel prossimo triennio A2A si muoverà quindi sul terreno prettamente industriale e si assisterà: all’accelerazione dell’integrazione delle attività nel comparto della generazione elettrica a seguito dell’acquisizione di Edipower; a un ulteriore sviluppo delle reti di teleriscaldamento alimentate da impianti cogenerativi in Lombardia, con significativo impatto in termini di riduzione dei fabbisogni energetici per riscaldamento civile e delle emissioni di inquinanti in aree metropolitane; all’aggregazione e riorganizzazione delle attività del gruppo nel settore dell’ambiente. In particolare, in quest’ultimo campo verrà costituita un’unica azienda per la parte di trattamento dei rifiuti, mentre resteranno distinte le attuali società che si occupano di raccolta sul territorio.
Dopo esser diventato il secondo operatore elettrico (alle spalle di Enel) per capacità installata, A2A sarà quindi in grado di dar vita al più grande operatore italiano per lo smaltimento e il recupero energetico dai rifiuti. E non potrà fare a meno di guardare oltre i confini nazionali per cogliere qualche opportunità. Del resto Milano e Brescia rappresentano dei casi concreti e funzionali di termovalorizzazione che vengono guardati con interesse all’estero.
Come ha ricordato il Presidente del Consiglio di sorveglianza, il Professor Pippo Ranci, l’aver portato “in casa” gli impianti di Edipower ha certamente creato delle difficoltà nell’immediato, ma offre delle buone prospettive per il futuro. Ciò nonostante, nei primi nove mesi del 2012 i risultati economico-finanziari hanno fatto segnare un miglioramento rispetto all’anno precedente: il volume d’affari è cresciuto di 612 milioni di euro (+14%) e ha superato i 4,9 miliardi; il Margine operativo lordo e l’utile netto sono stati rispettivamente pari a 776 milioni (+20%) e a 169 milioni (+48%); il cash flow netto generato nel periodo è stato di 524 milioni.
Numeri importanti in un periodo non facile come quello attuale. E a questo proposito gli organi collegiali del gruppo hanno espresso la volontà di non intervenire, nel piano per il prossimo triennio, sugli organici. Ci sarà un efficientamento del personale, ma senza tagli.
Piazza Affari ha accolto con entusiasmo i numeri presentati: in una giornata in cui l’indice generale è in ribasso, il titolo di A2A segna un rialzo del 6%, con un massimo intraday che ha superato gli 0,4 euro ad azione.