Diffusi i dati relativi al funzionamento nei primi sei mesi dell’anno del termovalorizzatore di Acerra. In tutto, sono state trattate 314mila tonnellate di rifiuti iquali grazie alla valorizzazione energetica dei rifiuti stessi, ha permesso di mettere in rete 278 GWh di energia elettrica, una cifra che corrisponde al fabbisogno energetico di 200mila famiglie. Cosa che ha permesso di non usare 52mila tonnellate di petrolio equivalente. Positivi anche i risultati relativi alle emissioni in atmosfera: la depurazione die gas di combustione infatti ha fatto registrare valori molto al di sotto dei limiti imposti dalle normative e anche di quelli dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. In regola, secondo quanto fa sapere A2A, anche le attività di verifica dei sistemi di combustione e di recupero dell’energia dai rifiuti e dei sistemi di depurazione dei fumi.



A tutto questo va aggiunta l’interessante iniziativa avviata nei primi sei mesi dell’anno in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori ACSSA, la lega consumatori e amici della Terra Si tratta di un progetto educativo ambientale destinato alle scuole dei Comuni di Acerra, Caivano e Napoli. Scopo quello di sensibilizzare gli studenti dalle elementari alle superiori sul tema della gestione dei rifiuti dalla raccolta differenziata allo smaltimento in modo da creare i presupposti per una cultura rispettosa dell’ambiente. 

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