In base ai dati resi noti dalla Relazione finanziaria dei primi sei mesi del 2013, A2A annuncia un margine operativo lordo di 610 milioni di euro, una crescita cioè pari a 126 milioni. Si tratta in percentuali di un 26% in più rispetto ai precedenti sei mesi operativi. Sono compresi in queste cifre anche 22 milioni di euro di oneri relativi al piano di graduale contrazione dell’organico di competenza dell’intero triennio di Piano 2013-2015. Questi risultati sono stati resi possibili, si legge nella relazione, grazie principalmente alla crescita della Filiera Energia per un totale di 126 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. Il consolidamento della società Edipower acquisita nel gruppo dal giugno del 2012 e i risultati della controllata EPCG hanno aiutato al raggiungimento di questi risultati. Sono positivi anche i risultati della Filiera Ambiente e della Filiera Cogenerazione e Teleriscaldamento; in lieve contrazione invece la marginalità della Filiera Reti a causa dell’iscrizione di una parte dell’onere per mobilità sopra menzionato.
Andando nel dettaglio l’utile netto di questi primi sei mesi dell’anno è di 133 milioni di euro contro i 125 dello scorso anno nello stesso periodo. Per quanto riguarda i flussi di cassa netta, la gestione è positiva per 298 milioni di euro al netto di investimenti pari a 118 milioni di euro e al pagamento di dividendi per una somma di 81 milioni di euro. Ecco la posizione finanziaria netta alla fine del mese di giugno 2013: 4.074 milioni di euro (4.372 milioni di euro al 31 dicembre 2012). Le previsioni per il resto dell’anno fanno ritenere dunque possibile un risultato complessivo in crescita rispetto al 2012 che era stato di 1068 milioni di euro. A2A continuerà dunque nel corso dell’anno a ricercare l’obbiettivo di una ulteriore riduzione dei livelli di indebitamento.