Il termovalorizzatore di Acerra lavora a pieno regime: nei primi tre trimestri del 2014 ha lavorato al 100% della sua capacità produttiva contribuendo in maniera fondamentale al riciclo dei rifiuti in Campania con emissioni ampiamente al di sotto dei limiti europei. Per quanto concerne i numeri, rispetto ai più severi requisiti richiesti dall’ Autorizzazione Integrata Ambientale si registra – 89% di polveri, – 76% di ossido di carbonio, – 37% di ossido di azoto, – 97% di ossidi di zolfo, – 99,9% di mercurio, – 99,7% di diossine e furani. Inoltre, con il suo funzionamento ha evitato l’emissione di circa 100mila tonnellate di CO2 e il consumo di 90mila tonnellate equivalenti di petrolio. E ancora, 515mile le tonnellate di rifiuti trattate, mentre 436 sono i milioni kWh di energia elettrica (pari al fabbisogno per nove mesi di oltre 200 mila famiglie). Grazie alle migliori pratiche adottate nella gestione dell’impianto a favore dell’ambiente, nel 2014 il termovalorizzatore ha ricevuto l’autorevole riconoscimento della Registrazione EMAS, una certificazione molto importante riconosciuta a livello europeo.



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