A2A è sempre più “green” grazie alle fonti rinnovabili e al teleriscaldamento. Lo conferma l’edizione 2013 del bilancio di sostenibilità A2A che per la prima volta include anche le attività di Edipower, che con il suo parco impianti ha portato il Gruppo a diventare il secondo operatore elettrico nazionale per capacità installata. Lo stesso bilancio di sostenibilità ha anche confermato il massimo livello di applicazione (A+) dello standard internazionale Global Reporting Initiative1 (G3.1). In particolare, fa sapere A2A, il 41,8% dell’energia elettrica prodotta proviene da fonti rinnovabili: si registra un +4% della volumetria degli edifici serviti dal teleriscaldamento rispetto al 2012 (oltre 89 milioni di m3, pari a 370 mila appartamenti) e 3,1 milioni di tonnellate di CO2 evitate grazie a idroelettrico, cogenerazione e recupero energetico dai rifiuti. Diminuiscono del 26,6% anche le diossine totali emesse (un centesimo di grammo la quantità emessa da tutti gli impianti del Gruppo). Infine, seguendo le line guida di rendicontazione del GRI, è stata pubblicata per la prima volta la cosiddetta “matrice di materialità”, dove sono rappresentati i temi più rilevanti per A2A e per i suoi stakeholder. Nella matrice di A2A sono 37 i temi individuati, tra i quali prioritari: qualità dei servizi erogati e attenzione al cliente, occupazione e qualità dell’aria.



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