Nuovi massimi da luglio 2011 per A2A, in rialzo dell’1,6% a 1,1250 euro. Insieme a Snam (SRG.MI), Terna (TRN.MI), Gas Natural e Engie, la multiutility italiana è tra i titoli preferiti di Citigroup all’interno del settore utility europeo. A2A ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 117 milioni di euro, in crescita del 46,3% rispetto allo stesso periodo 2014: gli analisti americani, fiduciosi sulle prospettive di ripresa del comparto, apprezzano in particolare gli sforzi di A2A rivolti al recupero di efficienza. L’Ebitda (margine lordo operativo) si attesta a 337 milioni, con un incremento del 10,5%, mentre i ricavi risultano in contrazione del 5% a 1.379 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è pari a -3.307 milioni da -3.363 milioni a fine 2014: tali risultati sono arrivati grazie al minor carico fiscale a partire dal 2015, dovuto all’abolizione della cosiddetta “Robin Hood Tax” dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale.



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