«Vogliamo un patto con l’Italia su energia e migranti»: a dirlo, alla vigilia dell’incontro di oggi a Roma con l’omologo Luigi Di Maio, è la Ministra degli Esteri di Germania Annalena Baerbock. La leader dei Verdi tedeschi conferma l’input dato già dal Premier Scholz nella sua prima visita in Italia con l’omologo Mario Draghi: serve un triangolo forte Berlino-Parigi-Roma per superare la crisi politica ed energetica mondiale. Dopo il Trattato di Acquisgrana tra Germania e Francia e quello del Quirinale tra Parigi e Roma, ora si cerca l’accordo tra Italia e Germania per rinsaldare gli equilibri europei.
«L’Europa è il perno della politica estera tedesca e l’Italia è uno dei pilastri fondanti dell’Unione», spiega a “La Stampa” la giovane neo-Ministra, «Per rendere la nostra Europa ancora più forte vogliamo dare forti impulsi per più politiche sociali, una miglior protezione del clima e un ruolo più forte dell’Ue nel mondo. Per me è importante che Germania, Italia e Francia collaborino molto strettamente. Alla fine, però, ciò che conta non sono solo le relazioni tra le capitali, bensì che la gente nei nostri Paesi possa sentire che l’Europa offre loro qualcosa: pace, opportunità economiche, libertà e sicurezza anche per le generazioni future». La Ministra degli Esteri non nasconde le problematiche passate sul fronte immigrazione e rivendica un accordo dove tutti i 27 Paesi possano raggiungere la piena unanimità: «Noi vogliamo fare la nostra parte e lavorare affinché ci sia in Europa un meccanismo equo di distribuzione e Paesi come l’Italia e la Grecia non siano lasciati soli. Al contempo intendiamo ampliare i canali legali per arrivare in Europa e in Germania, per esempio con i visti umanitari, ma anche con una legge moderna sull’immigrazione».
IL NODO DEL GAS SUL FUTURO DELL’EUROPA
Nello specifico dei rapporti con l’Italia, Baerbock sottolinea il già a buon punto piano d’azione italo-tedesco preannunciato da Scholz: «Vogliamo rendere più visibile il nostro potenziale comune, non solo a livello politico, ma ovunque le persone si impegnino: per esempio nell’ambito degli “young leader” o nei gemellaggi tra città». Inevitabile l’argomento sull’emergenza ambientale e in particolare sulle sfide tra gas e nucleare che vedono non poche divisioni in seno all’Europa: «Come nuovo governo federale abbiamo stabilito che i progetti di politica energetica in Germania devono rispettare i requisiti europei, ciò vale anche per Nord Stream 2». Le parole di Baebock nei confronti del Presidente russo Vladimir Putin sono tutt’altro che ben concilianti: «Nord Stream 2 ha anche implicazioni geopolitiche. Questo è il motivo per cui nella “dichiarazione congiunta” con il Governo degli Stati Uniti abbiamo concordato che, qualora la Russia usasse l’energia come un’arma o commettesse altre azioni aggressive contro l’Ucraina, adotteremo misure efficaci insieme ai nostri partner europei. Sosteniamo questa dichiarazione». Al contempo, chiosa sempre su “La Stampa” la titolare degli Esteri prima del vertice con Di Maio, «è una nostra responsabilità politica assicurarci che chiunque in Europa, indipendentemente dal proprio reddito, possa permettersi l’elettricità e il riscaldamento e anche per questo è fondamentale rafforzare l’indipendenza del nostro approvvigionamento energetico europeo».