Frena la corsa alla costruzione di nuovi parchi eolici, minacciati dai rincari sempre più pronunciati dell’energia. Il Regno Unito aveva avviato un progetto di costruzione di nuovi parchi eolici nell’estate nel 2022, incoraggiato dai prezzi sempre più bassi come quelli proposti dal gigante olandese Orsted. Nelle acque inglesi, però, potrebbero non sorgere nuove turbine proprio a causa dei rincari sull’energia.
Come riporta il Telegraph, lo stesso colosso Orsted ha annunciato l’impossibilità di sostenere i costi previsti per il progetto Hornsea Three, del valore inizialmente stimato di 8 miliardi di sterline, a meno di non ricevere delle agevolazioni fiscali per compensare l’aumento dei costi. Mentre la transizione energetica sembra dunque messa in discussione dai rincari sull’energia stessa, gli Stati Uniti stanno attirando l’attenzione degli investitori del settore dell’energia pulita grazie a un pacchetto di agevolazioni da 216 miliardi di dollari (178 miliardi di sterline). Ora il Regno Unito deve mantenere il duplice obiettivo di incoraggiare gli investimenti in questo settore cruciale per raggiungere l’obiettivo zero emissioni, e anche di contenere la spesa dello Stato e delle famiglie alle prese con il caro energia.
Parchi eolici troppo cari: l’effetto dell’energia sulla transizione green
I produttori di turbine stanno subendo l’aumento del prezzo dell’energia da oltre un anno. Come analizza il Telegraph, Henrik Anderson, amministratore delegato del più grande produttore di turbine al mondo, ha predetto a inizio 2022 un mercato “preoccupante e difficile”, poiché le chiusure in Cina avevano interrotto la produzione mentre il costo dell’acciaio, del rame e di altri componenti era aumentato. Un ulteriore contraccolpo è arrivato con la guerra in Ucraina. Anderson ha dunque chiuso l’anno in rosso per 1,7 miliardi di euro e ha aumentato il prezzo medio di vendita delle sue turbine di oltre un terzo, portandolo a 1,15 milioni di euro per megawatt. A oggi, chi sviluppa parchi eolici deve affrontare costi più elevati per le turbine, le navi e la manodopera necessaria per installarle. In più, le tempistiche dei permessi di costruzione e dell’allacciamento alla rete elettrica aumentano la pressione, dato che alcuni prezzi crescono di mese in mese.
La preoccupazione degli analisti è che venga a mancare la volontà di costruire nuovi parchi eolici e di intraprendere la transizione energetica se i costi insostenibili rendono impossibile guadagnare dai nuovi sistemi energetici.