Si riapre l’asse europeo sull’energia nucleare nonostante lo scetticismo di paesi contrari come Germania e Austria. Il commissario europeo all’Energia Kadri Simson, ha dichiarato, come riporta il quotidiano Il Giornale, che c’è il consenso per l’avvio di una nuova Alleanza industriale per la costruzione di reattori di quarta generazione. Con grande soddisfazione da parte delle nazioni che stanno sostenendo questa fonte come alternativa alle rinnovabili e soprattutto come arma strategica per completare il processo di decarbonizzazione.
Come ad esempio la Francia, che di recente ha ottenuto lo sblocco dei finanziamenti per portare avanti progetti di ampliamento ed ammodernamento delle centrali, ma anche dell’Italia che sta puntando al nucleare, grazie all’impegno dell’agenzia Enea nella partecipazione alla costruzione dei nuovi reattori. Simson ha sottolineato durante l’ultimo forum europeo, che ha visto la partecipazione della delegazione italiana come osservatore: “Posso confermare che la Commissione svolgerà tutti i lavori preparatori in vista del lancio dell’Alleanza industriale nei prossimi mesi“. Una mossa che potrebbe rivoluzionare il settore andando ad inserirsi nel contesto di crisi energetica che perdura dal 2022.
Nuovo asse insustriale per l’energia nucleare in Europa, Italia parteciperà alla costruzione dei reattori
L’apertura da parte di Bruxelles per la creazione di un nuovo asse industriale di alleanza strategica sull’energia nucleare, con l’obiettivo di aumentare la produzione di reattori di quarta generazione, costituisce l’avvio di un percorso strategico che potrebbe aiutare i Paesi che sostengono questa fonte energetica, a completare l’iter dei test delle nuove tecnologie per implementare la funzionalità delle centrali. Che saranno più competitive e anche più pulite grazie ai nuovi sistemi di smaltimento, che abbatteranno i costi e ridurranno le scorie radioattive, specialmente quelle considerate a lunga vita.
L’unico ostacolo da superare per un’alleanza congiunta sarà rappresentato dai Paesi notoriamente contrari al nucleare. In primis la Germania, che dopo un lungo iter decisionale ha optato per la chiusura definitiva e lo spegnimento di tutte le centrali. Ma questa posizione è appoggiata anche da altre nazioni, come l’Austria, la Spagna, la Danimarca ed il Lussemburgo, che probabilmente continueranno a lottare per sostenere di più i finanziamenti alle rinnovabili.