L’energia nucleare, in tutto il mondo, sta ottenendo una sempre maggiore visibilità e rilevanza, soprattutto per via dell’ormai diffusa corsa alla riduzione delle emissioni di Co2. In Europa il paese che, ad oggi, sembra essere il più avanzato da questo punto di vista, anche per via una legge aperta e permissiva, è senza dubbio la Francia, che nonostante si sia trovata a spegnere alcuni suoi reattori, sembra aver recentemente riaperto la corsa agli investimenti.



Da parte del governo francese, infatti, è stato annunciato il piano di investimenti nell’energia nucleare chiamato Francia 2030. L’Eliseo sul piatto mette 1 miliardo di euro, fine a finanziare progetti per la costruzione di reattori del tipo SMR e AMR (ovvero di piccole dimensioni e con una capacità massima produttiva che va dai 20 ai 300 MegaWatt), tanto francesi quanto esteri, purché siano sviluppati sul territorio francese. Oltre a questo, lo stesso governo francese punta anche ad investire su reattori per la produzione di energia nucleare di grandi dimensioni, del tipo EPR2, con una capacità di circa 1.670 MW. L’energia prodotta sarà, poi, utile a soddisfare il fabbisogno di aziende ed imprese interessate a ridurre l’impatto da Co2, e nel caso di eccedenze anche alla vendita di energia all’estero.



Energia nucleare: Newcleo pronta ad investire 3 mld

Dopo l’annuncio del nuovo piano sull’energia nucleare in Francia, l’interesse degli investitori internazionali si è fatto subito altissimo, portando alla presentazione di 6 progetti da parte di aziende estere. Tra queste spicca anche quella della start up italiana Newcleo, fondata Stefano Buono, fisico e cofondatore di Advanced Accelerator Application, Luciano Cinotti, ingegnere nucleare con numerosi brevetti nel settore, e Elisabeth Rizzotti, fisica.

L’idea iniziale di Newcleo era di puntare alla produzione di energia nucleare nel Regno Unito, ma gli investimenti promessi dal governo francese avrebbero spinto la start up a cambiare destinazione. Nella loro visione, l’obiettivo sarà quello di creare innovativi reattori del tipo SMR, rapidi nella produzione e che utilizzano piombo liquido, con il vantaggio di riciclare anche le scorie nucleari prodotte in una sorta ci circolo virtuoso. Complessivamente, per ora, il gruppo ha già completato un primo round di investimenti nel progetto per la produzione di energie nucleare dal valore di 400 milioni di euro, e ne avrebbe già messo sul piatto 1 miliardo, puntando complessivamente ad investirne 3, per accedere a circa 10 milioni di euro di finanziamenti statali francesi.