Eni nella giornata di oggi ha presentato, a Potenza, il progetto Basilicata Open LAB che verrà avviato a brevissimo grazie anche al supporto di Shell Italia E&P, attraverso Joule, la scuola promossa dall’industria energetica a favore delle imprese, e con la partnership di PoliHub e Consorzio ELIS. Il nuovo progetto a sostegno della Basilicata, inoltre, si inserirà all’interno di un più ampio piano di Sviluppo promosso dai contitolari della Concessione Val d’Agri,



L’obiettivo del piano di Eni Basilicata Open LAB è quello di creare un valore concreto sul territorio attraverso la costruzione di un ecosistema in cui coesistono e cooperano associazioni pubbliche, private e imprese lucane, contribuendo anche alla creazione di un portafoglio di iniziative promosse dalla Regione sulle tematiche di transizione energetica, economia circolare e sostenibilità. Complessivamente, il progetto Basilicata Open LAB di Eni sarà dedicato al settore agricolo e muoverà soprattutto in quattro ambiti: agricoltura sostenibile e agritech; Diversificazione economica e sviluppo locale; Bioeconomia circolare e agroenergie; Idrogeno, mobilità sostenibile, rinnovabili.



I due filoni del progetto Basilicata Open LAB di Eni

Insomma, il progetto Basilicata Open LAB di Eni è già stato avviato con l’apertura ufficiale della piattaforma dedicata, basilicataopenlab.it, dalla quale si potrà accedere alla candidatura delle aziende alla Call4Innovation. La piattaforma, inoltre, permetterà di prenotare degli incontri con i professionisti della community, di accedere al programma di formazione sul mentoring (sia in modo sincrono che asincrono) e fruire di pillole e contenuti formativi, oltre a permettere l’accesso alle news sui prossimi incontri in programma.



Oltre alla piattaforma online, il progetto Basilicata Open LAB di Eni si svilupperà su due strade distinte ma sinergiche. Verrà, inizialmente, creato un presidio fisico che sia punto di riferimento per lo sviluppo dell’innovazione in Basilicata a supporto delle startup innovative ma anche delle altre aziende lucane, al fine di creare una vera e propria community lucana. Secondariamente, si procederà a una Call4Innovation, finalizzata all’individuazione e al supporto di progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili con la realizzazione di attività di co-innovazione tra aziende lucane e team di innovatori e l’implementazione dei progetti presentati. In ognuna delle Call4Innovation del progetto Basilicata Open LAB di Eni saranno selezionate 12 aziende che verranno supportate con formazione e mentoring, oltre che con i 9 gran erogati a favore dei progetti scelti.

“Basilicata Open LAB valorizza i progetti innovativi, impattanti e che sviluppano il territorio”

Mattia Voltaggio, Responsabile Joule, la scuola di Eni per l’Impresa, ha sottolineato che “Basilicata Open LAB nasce dall’evoluzione dei precedenti progetti di sviluppo imprenditoriale” al fine di “allargare il raggio d’azione ad altri perimetri d’innovazione”. Il progetto, spiega, “vuole avere un impatto significativo su tutte le vocazioni produttive regionali” ragione per cui sarà avviato “un road show per presentarlo, a partire dalla Val d’Agri, con un primo evento di confronto e condivisione per un sinergico potenziamento e sviluppo dell’intero ecosistema”.

Enrico Deluchi, Amministratore Delegato PoliHub, parlando del programma Basilicata Open LAB di Eni, ha sottolineato che “fare innovazione significa abbandonare schemi tradizionali per andare incontro al rischio di percorrere strade ancora non battute. PoliHub aiuta gli imprenditori ad abbracciare l’innovazione, rivestendo il ruolo di mitigatore di rischio. In questi anni abbiamo dimostrato come sia possibile coinvolgere il tessuto economico e imprenditoriale di una Regione, valorizzandone le competenze e risorse tradizionali per implementare processi capaci di fornire, a startup e innovatori, aree e competenze utili a validare le proprie soluzioni”.

Infine, Luciano De Propris, Responsabile Strategia e Innovazione di ELIS, altra azienda coinvolta nel progetto Basilicata Open LAB di Eni, ha spiegato che “Come ELIS non potevamo non salire a bordo del programma. Siamo il più grande Consorzio di aziende attivo dal 1992, e negli anni abbiamo creato un ecosistema che punta a valorizzare progetti di innovazione, impatto sociale e sviluppo territoriale. Il nostro impegno sarà quello di creare o rafforzare le connessioni tra le realtà lucane, i giovani e i professionisti che hanno voglia di rendere concreta e sviluppare un’idea nella loro terra di origine”.