Eni ha dichiarato poco fa che nella giornata di oggi, sabato 1 ottobre 2022, l’Italia non riceverà il gas richiesto alla Russia, con particolare riferimento a Gazprom. Una notizia che ha assunto i crismi dell’ufficialità in questi minuti è che è stata ribattuta dalle principali agenzie stampa, non ultima Reuters, sulle cui colonne si legge che le forniture di gas proveniente dalla Russia mediante il punto di ingresso di Tarvisio saranno pari a zero per l’intera giornata odierna, poiché Gazprom ha annunciato che “non è possibile fornire gas attraverso l’Austria”.
Tuttavia, scrive ancora “Reuters”, un portavoce di Eni ha fatto presente che l’Austria ha continuato a ricevere regolarmente gas al punto di consegna al confine con la Slovacchia, sottolineando altresì che “stiamo lavorando per verificare con Gazprom se sia possibile riattivare i flussi verso l’Italia”.
ENI ANNUNCIA: “OGGI IL GAS DALLA RUSSIA NON ARRIVERÀ IN ITALIA”
Così, mentre si cerca di dipanare la matassa e di fare chiarezza circa tale impossibilità di consegnare le forniture di gas di cui il nostro Paese ha fatto regolare richiesta, l’agenzia di stampa “Reuters” non perde l’occasione per rimarcare che 1uest’anno l’Italia si è assicurata una serie di importazioni aggiuntive di gas da fornitori alternativi per compensare il calo dei flussi dalla Russia, dopo l’inizio della guerra in Ucraina, mossa peraltro emulata anche da altri Paesi che dipendevano energeticamente dal Paese presieduto da Vladimir Putin.
Ad oggi, ha dichiarato all’agenzia una fonte vicina alla questione “il gas della Russia è arrivato a rappresentare circa il 10% del totale delle importazioni italiane del combustibile, in calo rispetto al 40% circa registrato in passato, mentre è aumentata la quota di gas proveniente dall’Algeria e dai Paesi nordici”. Insomma, lo stop di oggi della fornitura da parte di Gazprom non spaventa oltremodo lo Stivale, ma l’obiettivo è quello di ripristinarne al più presto la regolarità.