Recentemente Enilive – la controllata del gruppo Eni dedicata alla mobilità sostenibile – ha siglato un importante accordo con EasyJet per la consegna del cosiddetto SAF (ovvero il Sustainable Aviation Fue, sul quale torneremo nel dettaglio tra qualche riga) che sarà reso immediatamente disponibile per alcuni voli della compagnia aerea leader europea in partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa: un accordo strutturato che oltre ad incentrarsi sul presente, guarda anche al futuro, gettando le basi per rivoluzionare e decarbonizzare il settore dei trasporti aerei.
Soffermandoci un attimo sul SAF prima di arrivare all’accordo concluso da Enilive, è bene dire che si tratta di un innovativo (ma già disponibile in grandissime quantità) carburante che contiene il 100% di componente biogenica ottenuto dalla lavorazione di alcuni scarti alimentari in grado di garantire una resa del tutto simile a quella dell’attuale jet fuel: la controllata di Eni attualmente produce SAF purissimo idoneo all’aviazione e grazie alla nuovissima bioraffineria di Gela punta a produrne almeno 400mila tonnellate all’anno entro il 2025; aumentandone la produzione fino ad 1 milione di tonnellate entro il 2026 e – addirittura – a raddoppiarla ulteriormente entro il 2030.
L’accordo Enilive-EasyJet: i voli Malpensa-Finanlandia useranno il SAF per tutto l’inverno
Passando ora all’accordo concluso da Enilive ed EasyJet, il punto di partenza è un’iniziale fornitura di un quantitativo di SAF che servirà a coprire per tutta la stagione invernale i voli della compagnia britannica sulle tratte dall’aeroporto milanese di Malpensa e quelli norvegesi di Oslo e Tromsø; mentre grazie ad una lettera di intenti Enilive si è anche impegnata a rifornirne altre 30mila tonnellate che saranno utilizzati in tutti gli altri aeroporti italiani coperti dalla compagnia aerea.
Inoltre, grazie all’accordo EasyJet potrà anche beneficiare a pieno del programma SAF Support Program 2024 promosso dalla SEA con il quale le verranno riconosciuti 800 euro per ogni tonnellata (e quindi un totale di 500mila euro) di biocarburante usata dai suoi vettori in partenza dagli scali milanesi; il tutto unendosi al già avviato impegno da parte dell’azienda britannica nel contribuire alla sempre più importante crescita del mercato del SAF che consisterà in una serie di accordi con le aziende produttrici per abbatterne i costi di produzione.
Enilive: “Nei prossimi anni il SAF sarà fondamentale per la decarbonizzazione del trasporto aereo”
“Oggi il SAF – spiega l’amministratore delegato di Enilive Stefano Ballista – è la soluzione già disponibile per contribuire alla decarbonizzazione del trasporto aereo” già finita al centro del “regolamento ReFuelEU dell’Unione Europea” che mira a stimolare “l’immissione del SAF in purezza fino al 70%” entro il 2050; ricordando che visto che “sarà sempre più significativa la richiesta da parte di operatori come easyJet” la controllata di Eni mira a “soddisfare le esigenze del mercato [con] nuovi progetti di bioraffinazione in Italia e all’estero“.
Dal conto suo – invece – il Director of Tax & Fuel Strategy di easyJet Raminder Shergill ha ricordato che “i SAF sono fondamentali per la nostra strategia di decarbonizzazione“, diventando sempre più importanti per il futuro green dell’aviazione civile utile – per non dire fondamentale – per “raggiungere gli obiettivi net zero“; esprimendo poi il suo entusiasmo per la collaborazione con l’azienda italiana “e con il nostro partner strategico SEA” che spera si rivelerà utile per “stimolare la crescita dell’industria dei SAF“.