Il marito di Laura Di Dio, la 32enne arrestata con l’accusa di aver ucciso la suocera in casa a Pietraperzia (Enna), sostiene che non fosse lucida al momento del delitto e ha parlato del dramma a Pomeriggio Cinque, spiegando perché ha deciso di non lasciarla sola nonostante l’atrocità che avrebbe commesso. È una storia molto dura e complessa quella che arriva dalla Sicilia e che ha visto vittima la 62enne Margherita Margani, colpita con diversi fendenti all’interno della sua abitazione il 4 febbraio scorso.



Secondo la ricostruzione, la nuora l’avrebbe raggiunta in casa per un caffè, abitudine alla quale le due donne sarebbero tornate poco tempo prima e dopo anni di presunti dissidi, e l’avrebbe assassinata per poi sedersi a cavalcioni sul cadavere a fumare una sigaretta. Così l’avrebbe trovata il suocero, marito della vittima e padre dell’uomo che Laura Di Dio ha sposato e con cui ha avuto due figli, di 14 e 4 anni. A difenderla è proprio quest’ultimo, Francesco Arnone, convinto che la moglie 32enne non fosse capace di intendere e di volere al momento del delitto. Una tesi sostenuta anche dall’avvocato dell’indagata, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio. La sua decisione di sostenere la presunta assassina della madre, per Francesco Arnone avrebbe comportato una rottura con la famiglia di origine e sarebbe questo il motivo per cui, insieme ai figli, si sarebbe trasferito per andare a vivere dai genitori di Laura Di Dio.



Uccide suocera a Enna, il marito la difende: “Ha ammazzato mia madre, ma sosterrò sempre mia moglie”

Francesco Arnone ha parlato della tragedia che ha sconvolto la sua famiglia a Pomeriggio Cinque, in una intervista densa di dolore in cui ha provato a spiegare il suo punto di vista sull’omicidio della madre, uccisa, secondo la ricostruzione, dalla moglie Laura Di Dio. La donna, 32 anni, è in carcere con l’accusa di aver assassinato la suocera 62enne a Pietraperzia, nell’Ennese, e davanti agli inquirenti avrebbe sostenuto di essersi difesa da un’aggressione. L’avvocato che la assiste ha sottolineato la tesi della incapacità di intendere e di volere, posizione su cui anche il marito dell’indagata sembra concordare. Diverso parere quello del suocero della 32enne, padre di suo marito, autore del ritrovamento del corpo della vittima, Margherita Margani: “Lei era una statua di ghiaccio, impressionante, non esisteva completamente, era in un mare di sangue, non si capiva niente, mia nuora seduta imbambolata, totalmente assente. Ha avuto il coraggio di mettersi a cavalcioni su mia moglie e con la sigaretta buttava la cenere… l’ha presa a tradimento. Non ho potuto fare niente. Era venuta soltanto per fare questo lavoro, il suo pensiero è stato unico e solo: distruggere la mia vita e togliere la persona più amata di tutte”.



Il marito di Laura Di Dio, figlio della 62enne uccisa, ha dichiarato che continuerà a starle accanto nonostante l’orrore che avrebbe commesso: “Io conosco mia moglie più di tutti, in quel momento era assente, non era lucida, se lo fosse stata avrebbe cercato di scappare. Secondo me mia moglie non ricorda neanche quello che ha fatto. Mia moglie era assente anche nei giorni precedenti, non c’era con la testa. Escludo la scena di mia moglie a cavalcioni sul corpo di mia madre, e anche la scena della sigaretta, perché sul volto di mia madre non ho visto segni di cenere. (…) So i problemi di mia moglie, non era lucida e lo sanno tutti. Sosterrò mia moglie sino alla fine della mia vita, non la abbandonerò mai“.