Ennio Doris, fondatore di Banca Mediolanum la cui storia è raccontata nel film tratto dall’autobiografia “C’è anche domani“, è stato un imprenditore che ha raggiunto il successo pur venendo dal nulla, principalmente per aver creduto nei propri sogni trasformati in progetti innovativi. Idee rivoluzionarie, nelle quali aveva creduto anche Silvio Berlusconi, quando garantisce alla società Programma Italia la partnership con Fininvest per la creazione di una rete bancaria di consulenza sul risparmio e sul credito che poi diventerà la famosa società dal motto “Costruita intorno a te”.
Questo incontro tra Doris e Berlusconi, segna l’inizio di un lungo sodalizio, non solo professionale, ma anche personale. Una amicizia che come ha confermato più volte il banchiere, era caratterizzata da un sentimento di profonda stima e affetto fraterno, tanto che, in occasione della scomparsa del Cavaliere, Massimo Doris ricordò proprio questo rapporto che andava oltre il lavoro, dicendo: “Sono stati amici per quarant’anni senza mai una nota di disaccordo. Soprattutto negli ultimi anni si sentivano spessissimo e quando mio papà non stava bene si sentivano tutti giorni“.
Ennio Doris e Silvio Berlusconi, l’amicizia nata da un incontro professionale: “In 40 anni mai una nota di disaccordo”
La collaborazione tra Ennio Doris e SIlvio Berlusconi, non solo ha gettato le basi per la costruzione di quella che poi diventerà Banca Mediolanum, ma ha anche dato inizio ad un rapporto di amicizia fraterno tra i due che non hanno mai nascosto la stima reciproca anche nelle occasioni pubbliche. Quando il banchiere è scomparso nel 2021 dopo una lunga malattia, Berlusconi partecipò ai funerali mostrandosi visibilmente commosso mentre consolava la famiglia dell’imprenditore alla quale si era rivolto dicendo: “Se ne è andato un grande uomo, un visionario, un sognatore, un patriota. Mi mancherà“.
E anche dopo la morte di Berlusconi, i figli di Doris, continuano a ricordare l’affetto che c’era tra i due, in particolare Massimo, che in una intervista al giornale Ilnordest.it, aveva ricordato: “Mio padre cercava un socio per la sua idea di banca, leggendo una intervista su Capital disse: “Lui fa al caso mio“”. Raccontando anche che, durante gli incontri per definire la partnership, Berlusconi, avendo intuito la particolarità del progetto innovativo, “Si rivolse a papà dicendo: “Questa banca così la puoi fare solo tu, o la faccio con te o non la faccio con nessuno“.