ENNIO DORIS, CHI ERA IL PADRE DI ANNALISA SARA?

Chi è stato Ennio Doris, il padre di Annalisa Sara nonché il fondatore della Banca Mediolanum, scomparso quasi due anni fa all’età di 81 anni? Questo pomeriggio, nell’oramai consueto appuntamento del sabato con l’approfondimento e le interviste di Silvia Toffanin, nel salotto televisivo di “Verissimo” farà infatti il suo esordio la figlia dell’indimenticato banchiere e dirigente di azienda: e, nel corso della lunga intervista che la 53enne (sorella di Massimo Antonio, di cui forniamo quest’oggi un ritratto in un altro pezzo) concederà alla padrona di casa, si parlerà non solo del suo rapporto con il genitore ma pure del volume, di prossima uscita, emblematicamente intitolato “Ennio, mio padre” e in cui la sua erede ne traccia un ritratto professionale e soprattutto umano provando a raccontare chi è stato e per cosa oggi è considerato un vero innovatore.



Nato a Tombolo, in provincia di Padova, nel 1940, Ennio Doris è stato uno dei più importanti dirigenti d’azienda, imprenditori e banchieri a cavallo tra il secolo scorso e il nuovo millennio: il suo nome è legato soprattutto alla Banca e al Gruppo Mediolanum di cui è stato l’ispiratore e il fondatore, ricoprendone il ruolo di Presidente fino al settembre del 2021, tre mesi prima della morte avvenuta il 24 novembre in quel di Milano (e curiosamente solo pochi giorni dopo la presentazione di un corto, firmato Ferzan Ozpetek e intitolato “L’uomo che inventò il futuro” a lui dedicato). Con un patrimonio stimato in oltre 3 miliardi di dollari, qualche anno fa Doris figurava nella Top 20 della classifica degli uomini più ricchi d’Italia stando alla rivista Forbes: tuttavia, non molti sanno che le origini di questo dirigente rivelatosi visionario erano umili e che la sua storia può essere catalogata tra quelle dei “self-made man”.



DORIS, UN SELF-MADE MAN ITALIANO: “UN VISIONARIO, RISARCI’ I CLIENTI QUANDO…”

Sposato per anni, dal 1966 fino alla morte della moglie, con Lina Tombolato, Ennio Doris ha avuto due figli, il primogenito Massimo Antonio Doris, oggi amministratore delegato di Banca Mediolanum S.p.a. e Annalisa Sara Doris, classe 1970 e di tre anni più piccola, che oggi riveste il ruolo di vice presidente nonché di presidente esecutivo della Fondazione Mediolanum Onlus. Doris, che da piccolo sognava di fare il mediatore di bestiame come il padre e si era diplomato in ragioneria, all’indomani della scomparsa era stato ricordato come “il primo finanziere a dare un ‘volto’ a una banca”, creando uno degli istituti finanziari più all’avanguardia del Paese. Dopo aver lavorato per la Banca Antoniana di Padova, deciderà di mettersi in proprio nel campo della consulenza finanziaria. Decisivo sarà l’incontro del 1982 con Silvio Berlusconi a Portofino: col supporto di Fininvest, Doris fonderà Programma Italia sperimentando un nuovo modo di fare banca che porterà nel 1995 alla nascita di Mediolanum S.p.a., holding che racchiuderà tutte le società del Gruppo.



Il resto è storia (recente) col Gruppo che si espande all’estero e passando il testimone nel 2008 al figlio Massimo: “Ennio Doris è stato il grande innovatore del settore bancario italiano. Con visione di lungo periodo e generosità ha costruito da zero il suo successo, ma il successo non ha nutrito il suo ego, bensì la sua voglia di fare” si legge nella scheda di presentazione del memoir scritto dalla figlia Sara e che uscirà il prossimo 31 ottobre per i tipi di Piemme Saggi. “Il bambino che giocava scalzo con un pallone improvvisato, il giovane che si innamorò a prima vista e che per tutta la vita amò profondamente la stessa donna, il visionario che realizzò i suoi sogni senza mai scoraggiarsi di fronte agli ostacoli, il banchiere stimato che – unico al mondo – quando fallì Lehman Brothers risarcì i propri clienti” si legge nell’appassionato ricordo della donna a proposito del genitore che, nel 2020, aveva detto in una delle sue massime: “Nessuno può tornare indietro, ma tutti possono andare avanti”.