Ennio
di Giuseppe Tornatore sarà uno dei grandi film protagonisti ai David di Donatello 2022. Il documentario dedicato al maestro Morricone ha ottenuto sei nomination ed è anche in corsa per il premio al miglior film. Un film che ha emozionato il pubblico e che ha raccolto grandi applausi dalla critica internazionale anche al Festival di Venezia, dove è stato presentato fuori concorso.
Giuseppe Tornatore ha voluto dedicare al maestro un ritratto a tutto tondo, anche grazie alle numerose testimonianze: da Bertolucci a Bellocchio, da Montaldo ad Argento, passando da Verdone a Oliver Stone, fino a Quentin Tarantino e Roland Joffè. Ma il regista siciliano ha voluto anche indagare quel lato di Morricone che si conosce poco, pensiamo alla passione per gli scacchi, oppure all’origine realistica di certe intuizioni musicali.
ENNIO, CANDIDATO A MIGLIOR FILM DAVID DI DONATELLO 2022
Nel presentare il suo Ennio, Giuseppe Tornatore ha ripercorso il suo lavoro e il suo rapporto con il maestro Morricone: “Ho lavorato venticinque anni con Ennio Morricone. Ho fatto con lui quasi tutti i miei film, per non contare i documentari, gli spot pubblicitari e i progetti che abbiamo cercato di mettere in piedi senza riuscirci. Durante tutto questo tempo il nostro rapporto di amicizia si è consolidato sempre di più. Così, film dopo film, man mano che la mia conoscenza del suo carattere di uomo e di artista si faceva più profonda, mi sono sempre chiesto che tipo di documentario avrei potuto fare su di lui. E oggi si è avverato il mio sogno. Ho voluto realizzare Ennio per far conoscere la storia di Morricone al pubblico di tutto il mondo che ama le sue musiche”.
Giuseppe Tornatore ha poi aggiunto: “Non si è trattato solo di farmi raccontare da lui stesso la sua vita e il suo magico rapporto con la musica, ma anche di cercare negli archivi di mezzo mondo interviste di repertorio e altre immagini relative alle innumerevoli collaborazioni svolte in passato da Morricone con i cineasti più importanti della sua carriera. Ho strutturato Ennio come uno spettacolo che attraverso gli spezzoni dei film da lui musicati, le immagini di repertorio, i concerti, possa fare entrare lo spettatore nella formidabile parabola esistenziale ed artistica di uno dei musicisti più amati del ‘900. E poi mi sono soffermato sul ‘mio’ Ennio Morricone, raccontando anche il metodo molto speciale con cui abbiamo affrontato il nostro lavoro dai tempi di Nuovo Cinema Paradiso sino all’ultimo La corrispondenza, l’argomento preferito dai giornalisti in ogni intervista”.