C’era una volta in America è uno dei film portati al successo dalla coppia Sergio Leone (regista) ed Ennio Morricone (che ne firmò la colonna sonora). Uscito nel 1984, non ottenne subito il riscontro sperato, ma col passare degli anni è stato ampiamente rivalutato, arrivando a guadagnarsi il titolo di film tra i più belli di sempre. Ciò significa che pubblico e critica si sono trovati concordi nel collocarlo in alto nelle classifiche delle pellicole preferite, complice il grande lavoro svolto da Leone e Morricone nel dietro le quinte. La sceneggiatura di C’era una volta in America è tratta dal romanzo omonimo di Harry Grey (in inglese, The Hoods) che racconta la storia del criminale David ‘Noodles’ Aaronson e dei suoi amici nel loro progressivo passaggio dal ghetto ebraico di New York all’ambiente della malavita organizzata del proibizionismo e del post-proibizionismo. Protagonista del film, Robert De Niro, affiancato da James Woods ed Elizabeth McGovern. Once Upon a Time in America (questo il titolo originale) fu presentato fuori concorso al 37º Festival di Cannes e costituisce il terzo capitolo della cosiddetta ‘trilogia del tempo’ di Sergio Leone (lo precedono C’era una volta il West del 1968 e Giù la testa del 1971).



Sergio Leone parla di C’era una volta in America

C’era una volta in America era il film di cui Sergio Leone andava più orgoglioso. Lo si capisce leggendo la sua intervista-memoir C’era una volta il cinema pubblicata quasi due anni fa per Il Saggiatore: “Credo si possa dire che è il più americano dei film italiani”, dichiara il regista al suo interno, sottolineando l’alterità e la grandezza tipicamente americana di questa pellicola. “Ho fatto un bilancio della mia vita e di tutta la mia esperienza con quel film”, prosegue. “In fin dei conti, è una biografia su due livelli: la mia vita personale e la mia vita da spettatore di cinema americano. Nel dopoguerra, non mi stancavo mai di vedere film. Il cinema era diventato la mia droga. Così, in C’era una volta in America, compaiono degli omaggi che avevo il dovere di fare. Come la scena della charlotte russa sulle scale. È un omaggio a Charlie Chaplin. Non ho imitato un suo film, non ho citato una sequenza girata da lui. È la semplice manifestazione dell’amore che nutro per lui. E mi permetto persino di credere che avrebbe potuto girare quella scena esattamente così…”.



C’era una volta in America e il lavoro di Ennio Morricone

Un ruolo essenziale, in C’era una volta in America, ce l’ha avuto la colonna sonora, in particolare il noto Tema di Deborah: “Ho chiesto a Ennio Morricone un lavoro diverso dal solito. Siamo partiti da una canzone dell’epoca, Amapola. Poi ho voluto aggiungere dei brani ben precisi: God Bless America di Irving Berlin, Night and Day di Cole Porter e Summertime di George Gershwin. Oltre alla musica originale di Morricone e alle grandi melodie del passato, ho aggiunto qualcosa di odierno: Yesterday di John Lennon e Paul McCartney. In modo da toccare alcuni punti essenziali: la nostalgia di un mondo, la lucidità di questa nostalgia nella mia testa, e forse nella realtà… Si applica al mio immaginario”.

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