La morte di Ennio Morricone ha lasciato un grande vuoto nel mondo del cinema, ma anche in quello della musica. Un compositore da Oscar per un artista in grado di rivoluzionare anche la settima arte con il suo commento sonoro, a volte addirittura più incisivo della sceneggiatura o del valore attoriale. Il legame con Sergio Leone è entrato nella storia, ma anche le sue collaborazioni con i maestri americani hanno tracciato un solco nella storia del cinema.
Sui social network continuano gli omaggi all’eccellenza nostrana, così Giulio Base su Twitter: «Migliaia di aneddoti, miliardi di lacrime. Addio #ENNIOMORRICONE, il più grande autore di musiche da film di tutti i tempi. L’enorme privilegio di averci lavorato in due film. r.i.p.». Così, invece, Laura Pausini: «Ennio..Maestro mio e di tutti. Questa è la nostra prima foto, era Aprile 2013 e registravamo La Solitudine con la tua partitura…immenso artista.. ti vorremo per sempre bene..il tuo nome è nella storia e nell’orgoglio del nostro paese». (Aggiornamento di MB)
SERGIO LEONE, LA PROPOSTA DI VIRGINIA RAGGI
Il mondo della musica e dell’arte, non soltanto italiano, piange Ennio Morricone, maestro e compositore che ci ha lasciati quest’oggi a seguito di una brutta caduta. Tantissimi coloro che hanno voluto ricordare il fenomeno, fra cui anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che ha annunciato un’interessante iniziativa. Attraverso la propria pagina di Twitter il primo cittadino capitolino ha infatti scritto: “Sostengo mozione @M5SRoma per intitolare l’intero Auditorium Parco della Musica al maestro Ennio Morricone. Vogliamo ricordare un genio che ha dato tanto a Roma e all’Italia legando il suo nome a un luogo simbolo internazionale della cultura e dell’arte”. Così ha invece voluto ricordare Morricone, il presidente della Camera, Roberto Fico: “Se ne va un vero e proprio monumento della nostra cultura – scrive su Facebook il grillino – orgoglio per il nostro Paese, un compositore che ha fatto la storia del cinema mondiale, che ci ha fatto emozionare, sognare, commuovere come pochi altri”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ENNIO MORRICONE MORTO DOPO CADUTA, NECROLOGIO DI SUO PUGNO “NON VOGLIO DISTURBARE”
E’ destinato ad entrare nella storia anche il necrologio di Ennio Morricone, scritto di suo pugno. “Io, Ennio Morricone, sono morto”, inizia così – come riporta Il Fatto Quotidiano nell’edizione online – l’ultima ‘composizione’ del grande maestro. “C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata, non voglio disturbare”, prosegue. La cerimonia funebre, come annunciato insieme alla notizia della sua morte avvenuta nella notte, sarà in forma ristretta ed è lui stesso a consegnare le sue parole all’avocato ed amico Giorgio Assumma. Il testo è stato letto ai cronisti davanti al Campus Biomedico, dove il maestro era ricoverato per via di una rovinosa caduta che gli aveva provocato la frattura del femore. Il necrologio Morricone lo aveva scritto prima di quell’incidente e recita così: “Io, Ennio Morricone, sono morto. Lo annuncio così, a tutti gli amici che mi sono stati vicini ed anche a quelli un po’ lontani, che saluto Con grande affetto. Impossibile nominarli tutti…”. Poi arriva il momento della moglie Maria, suo “mentore” come l’ha definita lui stesso: “A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio”. Le regole anti Covid impongono il divieto di avvicinarsi alla camera ardente e sembrano oggi rispettare le stesse volontà del grande maestro. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MATTARELLA: “ARTISTA INSIGNE E GENIALE”
Si sprecano i messaggi di cordoglio a seguito della morte del Maestro 91enne Ennio Morricone, scomparso quest’oggi in una clinica a seguito di una caduta. Fra i tanti che hanno voluto dedicare il proprio tempo al compositore, anche il massimo rappresentante italiano, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ricordato l’immenso artista con tali parole: “La scomparsa di Ennio Morricone ci priva di un artista insigne e geniale. Musicista insieme raffinato e popolare, ha lasciato un’impronta profonda nella storia musicale del secondo Novecento. Attraverso le sue colonne sonore ha contribuito grandemente a diffondere e rafforzare il prestigio dell’Italia nel mondo. Desidero far giungere alla famiglia del Maestro – conclude il messaggio – il mio profondo cordoglio e sentimenti di affettuosa vicinanza”. Ricordiamo che i funerali di Ennio Morricone si terranno in forma privata “nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza”, come annunciato dalla famiglia attraverso l’amico e legale Giorgio Assumma. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ENNIO MORRICONE È MORTO, PREMIER CONTE “GENIO”
C’è grande commozione in seguito alla morte del grande maestro Ennio Morricone, scomparso all’età di 91 anni. Sue le colonne sonore più belle ed intense del cinema. Le sue musiche, come rammenta Tgcom24, sono state usate in oltre 60 film vincitori di premi. Dal ’46 a pochi mesi fa compose oltre 100 brani classici ma ciò che contribuì a dargli la fama mondiale furono proprio le musiche prodotte per il genere western all’italiana che lo hanno portato a collaborare con registi del calibro di Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci. Oggi su Twitter è immenso il cordoglio da parte dei grandi nomi della musica e della politica, primo fra tutti il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha scritto: “Ricorderemo sempre, con infinita riconoscenza, il genio artistico del Maestro #EnnioMorricone. Ci ha fatto sognare, emozionare, riflettere, scrivendo note memorabili che rimarranno indelebili nella storia della musica e del cinema”. A commentare anche la Ministra delle politiche agricole, Teresa Bellanova: “Ci ha lasciato #EnnioMorricone, che con le sue musiche ha fatto sognare migliaia di spettatori nei cinema di tutto il mondo, accompagnando i momenti più belli di film splendidi. La musica e il cinema mondiali perdono un grande Maestro”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ADDIO AL COMPOSITORE PREMIO OSCAR
Addio a Ennio Morricone: il grande compositore è morto nella notte presso una clinica romana in seguito alle complicanze di una caduta che gli aveva causato la rottura del femore. A riportarlo è Repubblica.it che ricorda le più belle colonne sonore che hanno visto la firma del grande maestro: “Per un pugno di dollari”, “Mission”, “C’era una volta in America”, “Nuovo cinema paradiso”, “Malena”. Morricone aveva 91 anni e secondo quanto annunciato dalla famiglia, i funerali si terranno in forma privata “nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza”. A riferirlo è stato l’amico e legale Giorgio Assumma. Nella nota si legge che Ennio Morricone si è spento “all’alba del 6 luglio in Roma con il conforto della fede”. Stando a quanto riferisce Assumma, che parla a nome della famiglia, “ha conservato sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità. Ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stato accanto fino all’estremo respiro ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato. Ha dedicato un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività”.
ENNIO MORRICONE È MORTO: LA LUNGA CARRIERA E I RICONOSCIMENTI
Ennio Morricone aveva 79 anni quando gli fu consegnato il meritato Oscar alla carriera, rappresentando il coronamento di un lungo percorso professionale fatto di musica pensata soprattutto per il cinema. Da giovane aveva studiato la tromba e proprio in onore al suo strumento Morricone concepì uno dei brani più belli, suggestivi e memorabili della colonna sonora di Per un pugno di dollari. All’epoca – siamo nel 1964 – usò lo pseudonimo Dan Savio ma dopo quel grande successo sfoggiò la sua vera identità e si proiettò ad essere uno dei maggiori compositori di musica da film del mondo. Classe 1928, era nato il 10 novembre e si era diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia in tromba, composizione, strumentazione, direzione di banda e musica corale. Al cinema debuttò nel 1961 con il film Il federale di Luciano Salce. Sono gli stessi anni in cui Morricone si stava imponendo come arrangiatore delle più celebri canzoni italiane del periodo. Avevano la sua firma, infatti, gli arrangiamenti dei maggiori successi di Gianni Morandi così come quello di Se telefonando, brano indimenticabile di Mina. La sua passione e l’amore senza limiti per la musica ed il cinema lo hanno portato a comporre fino a pochi mesi fa. Solo lo scorso 5 giugno aveva ricevuto l’ultimo riconoscimento di una infinita serie, il Premio Principessa delle Asturie per le arti 2020, condiviso con il collega e compositore statunitense, John Williams di 88 anni.