Marco Morricone e Valentina Morricone, figlio e nipote del compianto Ennio Morricone, hanno parlato dell’uomo che si nasconde dietro il grande maestro che ha commosso ed emozionato il mondo intero con l’espressione della sua arte. “Il maestro è il personaggio, è quello che fa la sua professione, la fa nel modo che reputa migliore e che onestamente penso gli sia riuscito piuttosto bene – ha ammesso Marco Morricone, ospite assieme alla figlia Valentina a L’Ora Solare su Tv2000 – La persona è un’altra cosa, è lui intimo, lui silenzioso”. Infatti riconosce che “di papà personalmente non ricordo tanto le parole”, perché “lui comunicava con la musica, che non ha confini né passaporti, ed è libera. Ricordare l’uomo con le sue contraddizioni, debolezze e fragilità è la cosa che ricordo con più gioia”.



Marco, figlio di Ennio Morricone, confessa che “io non so se lui fosse un genio, questo lo dice Tarantino. Io rispondo come avrebbe riposto lui: ne riparleremo tra due o trecento anni”. Mentre la nipote Valentina vuole ricordare il nonno come una “persona di una grandissima dolcezza, estremamente riservato. Io come nipote mi sono presa il meglio, perché i nipoti arrivano in un momento della vita in cui tante rigidità si sono sciolte”. Di Ennio Morricone ricorda anche “un senso dell’umorismo a suo modo molto bello e molto forte”. E svela che “ l’immagine che lui dava a noi era quella di un gran lavoratore. Ti diceva sempre di lavorare e studiare. Si è sempre molto impegnato a umanizzarsi”.



Ennio Morricone “vecchio stampo, famiglia era al centro di tutto. L’Oscar per lui fu…”

Marco Morricone, uno dei quattro figli di Ennio Morricone e ospite a L’Ora Solare, parla del padre come “un uomo, un compagno di vita, un padre vecchio stampo, nel senso che la famiglia era una realtà per lui fondamentale e aveva la necessità di sentire che tutto ruotasse attorno a questo, incluso il suo lavoro”. E rivela che Ennio Morricone “si è considerato sempre uno che ha studiato per scrivere musica. Io dal primo all’ultimo concerto mi ricordo che ero l’ultimo a uscire dal camerino e mi diceva: ‘c’è gente!’, perché era una sorpresa che non passava mai”.



Valentina Morricone vuole invece parlare del momento in cui il nonno Ennio Morricone pianse al momento della consegna dell’Oscar: “credo che quel premo per lui sia stata una grande liberazione. Lui non dava una grande valore ai premi, di sicuro non era il premio il sé, ma era qualcosa che gli era stato riconosciuto dopo tanto tempo. Per lui è stato un riscatto fortissimo, più che il prestigio del premio era il riconoscimento di qualcosa che per anni gli è stato negato”. E Marco Morricone conferma: “al di là del riscatto è stato come se gli avessero restituito qualcosa” in quel momento indimenticabile.