Sono ben due i matrimoni sfiorati da Renato Zero: il primo è quello con Enrica Bonaccorti, conduttrice e amore conosciuto durante gli anni della giovinezza del cantante che di recente ha raccontato il motivo per cui la figlia ha cambiato cognome. Il secondo amore del cantante invece è stata Lucy Morante, nato però solo in seguito alla rottura fra l’artista ed Enrica. “Ricordo la nostra passione per lo spettacolo”, ha detto a Il Giornale Off qualche tempo fa, “l’ingenuità dei nostri vent’anni, i baci rubati nei portoni e io che fingevo di essere l’agente di Renato Fiacchini e vestita ‘da grande’ cercavo occasioni per farlo esibire… ho riconosciuto e amato il suo talento da subito”. Oggi, sabato 4 aprile 2020, Renato Zero sarà inoltre al centro di una puntata di Techetechetè che ruoterà sulla sua musica e su alcuni aspetti della sua vita privata. Difficile dire se anche la Bonaccorti entrerà a far parte di questa parentesi televisiva, nonostante le dichiarazioni importanti fatte a Gay.it qualche tempo fa: “Avevamo deciso addirittura di sposarci. Dopo un paio d’anni ci siamo lasciati e ognuno si è riaccasato, io con quello che sarebbe diventato mio marito. Lui, dopo qualche mese dalla nostra separazione, ci tenne a comunicarmi che si era innamorato di nuovo. ‘La conosco?’, gli chiesi. E lui ‘Lo conosci’. Sono stati insieme vent’anni, mentre io, con mio marito, meno di due“. Nonostante quella rottura, il loro legame è rimasto intatto e immutato nel tempo. “Brividi ne abbiamo provati tanti”, ha detto ancora la conduttrice, “e anche oggi c’è elettricità fra noi due. Mi sento legata a lui oltre il tempo, l’assenza, il genere”. Un sentimento tra l’altro condiviso, visto che quest’ultima dichiarazione della Bonaccorti nasce in risposta ad un’affermazione fatta da Zero in precedenza: “Che je vuoi di’ a Enrica? Ancora oggi, se la guardo negli occhi, mi rimane il brivido di ieri“.
Enrica Bonaccorti, un vero e proprio colpo di fulmine con Renato Zero
Enrica Bonaccorti ha vissuto un vero e proprio colpo di fulmine quando il suo sguardo si è incrociato per la prima volta con quello di Renato Zero. “Era bellissimo”, ha dichiarato al settimanale Nuovo,“lo chiamavo ‘Il mio angelo dalle spalle larghe’ perchè magro, sempre vestito di nero, con un viso celestiale e spalle ampie. Ho cominciato a stare accanto a lui tutto il mio tempo libero”. Così la conduttrice si è ritrovata in poco tempo a condividere tempo e spazio con il giovane cantante romano. “Lui veniva a casa mia, io andavo da lui”, ha aggiunto, “uscivamo sempre insieme e il nostro ritrovo era Piazza Navona, che noi chiamavamo ‘Il nostro ufficio’. Ci ritrovavamo sempre ai tavolini di un bar a sognare il nostro futuro“. La Bonaccorti in quel periodo aveva già fatto il suo debutto a teatro e realizzato il testo del brano La lontananza al fianco di Domenico Modugno. “Renato aveva tanta di quell’arte dentro che doveva pur scoppiare da qualche parte”, ha continuato, “la notte componevamo canzoni, scrivevamo appoggiati al tavolo della cucina dei suoi genitori nella borgata della Montagnola, dove io lo riaccompagnavo con la Cinquecento di mia mamma perchè non c’erano soldi per i taxi”. Con la sua ironia, la Bonaccorti evidenzia anche un altro concetto proprio su questo dettaglio dell’auto di famiglia: data la stravaganza con cui Zero era solito vestirsi già allora, era meglio che non prendesse mezzi pubblici. L’artista invece vedeva in lei una ragazza fin troppo classica, tanto da spingerla ad indossare a volte qualcosa di suo per smussare quel lato. “Insieme abbiamo fatto anche qualche spettacolino nei locali romani”, ha proseguito, “ci siamo divertiti parecchio: andavamo a ballare al Titan Club e io ero gelosa di Loredana Bertè perchè lei era molto più libera di me”.