Avevano vent’anni, Enrica Bonaccorti e Renato Zero, quando si fidanzarono ufficialmente in nome del sentimento travolgente che li legava, ma – soprattutto – della loro passione comune per lo spettacolo. All’epoca, i due erano già relativamente famosi, anche se ancora ben lontani dai fasti e dalla ribalta che caratterizzarono la loro carriera soltanto in un secondo momento, circa un decennio dopo. In un’intervista del 17 febbraio 2019 a Libero Quotidiano, Enrica ha raccontato proprio quel periodo della sua vita, soffermandosi sulla loro ingenuità – a tratti imprudenza – nel gestire quella relazione. “Io […] fingevo di essere l’agente di Renato Fiacchini e vestita ‘da grande’ cercavo occasioni per farlo esibire… ho riconosciuto e amato il suo talento da subito”, fa sapere la conduttrice, 71 anni il 18 novembre. Nonostante pensassero seriamente di sposarsi, non passò molto tempo prima che i due si separassero e che lei convolasse a nozze con un altro uomo, Daniele Pettinari, da cui in seguito ebbe la figlia Verdiana.



Erica Bonaccorti racconta l’esperienza traumatica vissuta da bambina

Negli ultimi giorni, ha fatto molto discutere la confessione di Enrica Bonaccoti all’interno del programma Storie Italiane in cui – senza pensarci – ha rivelato di aver subito abusi all’età di 8 anni. “Sono stata molestata da persone vicine alla mia famiglia”, ha dichiarato, salvo poi pentirsene e cominciare a temere ripercussioni strumentali da parte dei media. “Non ne ho mai parlato – ha ammesso la conduttrice – non ho mai partecipato a nessun talk sul Me Too, ma dagli 8 anni fino ai 19, quando ho iniziato a lavorare, avrei episodi da raccontare, e dai 19 in poi, nel lavoro, ne avrei tantissimi”. Le sue parole hanno destato grande stupore tra gli ospiti in studio, ed Eleonora Daniele l’ha delicatamente invitata ad approfondire la questione. “A 13 anni o a 8 anni, come avevo io, non si parla, si è sicuri di essere in colpa, di essere colpevoli di qualche cosa”, ha quindi spiegato Enrica, a proposito delle difficoltà che lei – in quanto vittima – ha dovuto affrontare.



Enrica Bonaccorti: “Non riuscii a parlarne…”

Il senso di colpa viene sfruttato dagli autori degli abusi a loro vantaggio, per impedire al bambino di renderli noti. “Ti senti colpevole e non dici nulla, perché sai che non sarai creduta”, ha continuato la conduttrice, visibilmente provata. “Purtroppo non riesci neanche a dirlo alla persona che sarebbe più giusta, cioè tua madre. E anche in quei momenti a volte rimani bloccata, congelata”. Un’occasione per ribadire l’importanza di una denuncia tempestiva, che nel suo caso – purtroppo – non è arrivata. “Adesso sono molto pentita, perché chissà cosa ci ricameranno sopra…”, ha concluso la Bonaccorti, evidenziando la frustrante inutilità di questa ammissione tardiva.

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