Sono parole piuttosto pungenti quelle che, di recente, Enrica Bonaccorti ha riservato a Gianni Boncompagni. Pur ammettendo di essere profondamente grata al celebre autore e regista televisivo, che per molti anni l’ha affiancata nel corso della sua carriera, la conduttrice ha voluto togliersi qualche piccolo sassolino dalla scarpa, svelando, in un’intervista concessa a Francesco Canino per Spy, di non essere del tutto soddisfatta di come sono andate le cose tra loro. “Gli sono molto grata è stato importantissimo per me”, ha spiegato la Bonaccorti, “avrei solo voluto che mi amasse di più: Ma evidentemente ero più noiosa delle ragazze che gli stavano attorno”. Una piccola nota negativa che, tuttavia, non ha tolto nulla al loro fortunato sodalizio artistico, dal quale la conduttrice ha imparato la straordinaria arte dell’improvvisazione. Avrà occasione questa sera di chiarire il suo punto di vista a No, non è la Bbc?
Enrica Bonaccorti: “Gianni Boncompagni mi offrì un gelato. Fu terribile”
Il primo incontro tra Enrica Bonaccorti e Gianni Boncompagni avvenne nel bar a pochi metri dagli studi Rai. In quegli anni, i vertici di Viale Mazzini stavano cercando un volto che potesse sostituire Raffaella Carrà a “Pronto Raffaella”, ma fra i tanti nomi contattati nessuno accettò un’eredità così impegnativa. Le attenzioni si concentrarono quindi sulla Bonaccorti: “Disperati mi precettarono per quello che era diventato “Pronto chi gioca” – ha spiegato la Bonaccorti in un’intervista a La Stampa – Fui invitata al bar dietro la Rai da Gianni Boncompagni che mi offrì un gelato. Fu terribile”. In quel fugace incontro professionale, la Bonaccorti non ottenne alcuna informazione da Boncompagni: “Più io gli chiedevo rassicurazioni più lui mi ignorava mentre il gelato mi si squagliava in mano. Poi – ha ricordato la conduttrice – mi disse: “Non preoccuparti, tanto andrà tutto malissimo”.
Enrica Bonaccorti: “Ci furono degli screzi e…”
Del periodo che la vide al timone di “Pronto chi gioca”, Enrica Bonaccorti conserva un ricordo di Gianni Boncompagni molto speciale. “Io guadagnavo pochissimo – ha ammesso la conduttrice nell’intervista concessa a La Stampa – lui quando si accorse della paga mi passò il 10% dei ricavi che lui percepiva da autore. Anche Magalli fece lo stesso”. A distanza di anni, i due si ritrovarono a Non è la Rai. Era il 1991 e la Bonaccorti ricevette un’offerta che non poté rifiutare: “Gianni mi voleva a tutti i costi e mi fece telefonare addirittura da Berlusconi che finalmente aveva la diretta e perciò lanciava questo nuovo programma. Ritrovarlo fu bellissimo”. Proprio in quell’occasione, però, i rapporti tra i due si guastarono: “ci furono degli screzi e me ne sono dispiaciuta. Come sempre – ha aggiunto la conduttrice – aveva ragione lui”.