In occasione della puntata di ieri sera di Zona Bianca, su Rete 4, Enrica Bonaccorti ha voluto “tirare le orecchie” al filosofo Diego Fusaro. Entrambi erano collegatiin diretta tv ed entrambi stavano parlando della pandemia di covid, ma l’attrice ha voluto puntualizzare: “Io non capisco perchè adesso stiamo facendo tutti questi discorsi così precisi scientificamente che nessuno di noi qui presente possa sapere”.
“Se Fusaro, grande filosofo, grande pensatore e paleocomunista come ha detto Alessandro Cecchi Paone (anch’egli ospite del programma del quarto canale ndr), mi parla – ha continuato la Bonaccorti – non mi ricordo i termini, di idrossiclorochina: ma cosa ne sa Fusaro di questa roba? Oppure tira fuori la cosa dei microchip, cosa ne sa? Fai l il filosofo, faccia il filosofo, dica la sua posizione filosofica su obblighi, questo o quant’altro, ma non metta sui suoi post cose scientifiche, perchè a me viene un po’ da ridere e un po’ da piangere insieme”.
BONACCORTI VS FUSARO: “SI PARLA SENZA SAPERE LE COSE”
In precedenza Fusaro si era espresso così, soffermandosi in particolare sul green pass e sulla necessità di poter sollevare dei dubbi e di porsi delle domande: “Ci sarà qualcuno che usa questa via poco ortodossa dei green pass falsi – aveva spiegato commentando la vicenda del medico indagato a Roma per aver distribuito centinaia di green pass falsi anche a personaggi famosi – sollevare dubbi e questioni è il compito primario della scienza. Il passaggio del microchip che rivela il covid prima dei sintomi è sulla Stampa di Torino è una notizia diffusa, della Darpa, agenzia di pentagono. per cui si può discutere di microchip senza essere silenziati e istigatori al dubbio”.
“Dubitare è l’inizio della sapienza – aveva continuato – aprire una discussione se qualcuno possa essere morto a causa del vaccino è una domanda che dobbiamo porre evitando i dogmatismi. Chiudo sul green pass, l’infame tessera verde: o sono contro l’obbligo vaccinale ma lo ritengo più dignitoso rispetto al green pass perchè con l’obbligo vaccinale lo stato prende una posizione forte e si assume la responsabilità. Criticare la legge – ha concluso Fusaro – si può ma va rispettata”.