Ieri sera è stato trasmesso su Canale 5 il film diretto (e interpretato) da Leonardo Pieraccioni “Ti amo in tutte le lingue del mondo”. Enrica Bonaccorti, dopo avere condiviso la copertina della pellicola su Instagram, si è lasciata andare ad un lungo sfogo social. “Buon divertimento… ma io un po’ di nervi ce l’ho. Il perché è scritto qui sotto: Ancora una volta questa sera andrà in onda “Ti amo in tutte le lingue del mondo” di Leonardo Pieraccioni, e ancora una volta mi verranno i nervi perché nei primi minuti del film, il protagonista dopo aver scoperto il tradimento della moglie vaga per le strade parlando fra sé e sé e dice testualmente: “Ma tanto… come dice il poeta? “L’amore è n’artalena de’ perdenti… si se va paro c’è già da sta’ contenti!”. A questo punto, la conduttrice precisare che questo verso fa parte de “La ballata della separata” da lei scritta e depositata nel 1976 e che fu pubblicata anche su ‘Illustrazione Italiana’. “Dunque sono io il l’autore, anche se in conferenza stampa, alla domanda su chi fosse il poeta, Pieraccioni ha risposto Trilussa!”, ha proseguito la Bonaccorti.
Enrica Bonaccorti contro Leonardo Pieraccioni: lo sfogo social, ecco perché
Il film è del 2005, ma Enrica Bonaccorti è venuta a sapere della citazione solamente nel 2009. “Ovviamente ho cercato Leonardo Pieraccioni per avere una spiegazione. – continua su Instagram – Eccola: ‘raccolgo in un file le frasi che mi colpiscono, questa me l’ha inviata una mia amica, aspettavo l’occasione giusta per inserirla in un film’. Dunque non sapeva chi fosse l’autore, e io credo alla sua buona fede, ma poi l’ha saputo! Gli ho mandato l’intera composizione e Pieraccioni mi ha fatto mille complimenti e soprattutto mille promesse: incontriamoci, collaboriamo, il prossimo film lo facciamo insieme, andiamo a cena con Giovanni Veronesi (autore con lui del film) e parliamone…”. Cosa è successo dopo le sue parole? “Il nulla! Neppure un mazzo di margherite con un grazie per quella che, parole sue, è stata la frase manifesto del film, tanto da essere riportata sui flan pubblicitari, e su cui, come autore, avrei diritto a dei diritti. Ecco perché, all’annuncio dell’ennesimo passaggio televisivo stasera del film, ho avuto un rigurgito di delusione e di irritazione che mi ha fatto decidere a divulgare il vero nome del “poeta” citato da Pieraccioni: sono io”.