Clima di altissima tensione tra il Movimento 5 Stelle e l’associazione Rousseau, Enrica Sabatini fa chiarezza. Intervenuta ai microfoni del Corriere della Sera, il braccio destro di Davide Casaleggio ha messo nel mirino Vito Crimi, confermando che non ci sarà possibilità di trovare un accordo tra le parti finchè ci sarà lui come reggente dei grillini: «Da 10 mesi, fa saltare ogni possibile serena collaborazione».



«Purtroppo se cerchi autorevolezza politica in un foglio di un tribunale, si arriva alla situazione imbarazzante che viviamo oggi», ha spiegato Enrica Sabatini, che ha invocato un interlocutore serio e legittimato: interlocutore che potrebbe essere Luigi Di Maio, fondatore insieme a Casaleggio dell’associazione Movimento 5 Stelle e che conosce Rousseau «perché ha guidato il M5s con il suo supporto e, inoltre, è un decisionista a differenza di tanti procrastinatori seriali».



ENRICA SABATINI: “CRIMI SMENTISCE ANCHE CONTE”

Enrica Sabatini ha accusato Vito Crimi di forzature di regole, promosse e vuote e tradimenti di principi: «Abbiamo fatto l’errore di non andare via subito, visto che era chiaro l’obiettivo di azzerare la democrazia interna eliminando anche Rousseau e di usarlo come foglia di fico per tutti i problemi». L’esponente di spicco di Rousseau ha poi sottolineato che ci sono stati dei confronti con Giuseppe Conte, ma anche qui il problema è Crimi: «Mentre lui garantiva, anche pubblicamente, che i debiti sarebbero stati onorati, Crimi inviava email per dire che il M5S non li avrebbe invece riconosciuti». Enrica Sabatini ha poi spiegato che Rousseau non restituisce i dati degli iscritti al Movimento 5 Stelle perché sarebbe una violazione della legge, considerando che i pentastellati ad oggi non hanno un rappresentante legale: «La gestione dei dati è anche un onere enorme per Rousseau che deve garantire i servizi per legge e deve anche pagarli visto il M5S si rifiuta di farlo. Oltre al danno, anche la beffa».

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