Enrico Berlinguer, è stato lo storico segretario del Partito Comunista Italiano che viene ancora ricordato come uno dei punti di riferimento più importanti della Prima Repubblica, tanto che ogni anno, in occasione dell’anniversario della morte, l’11 giugno, moltissimi eventi pubblici in suo onore ripercorrono le tappe più importanti della sua carriera politica. Nato nel 1922 a Sassari, da una famiglia importante di liberali ed antifascisti, si iscrisse al PCI nel 1943, assumendone da subito la carica di segretario delle sezioni giovanili. Diventa da subito una tra le personalità di spicco più influenti dell’attività politica del partito, soprattutto dopo la partecipazione a manifestazioni pubbliche e di protesta durante le quali conobbe Palmiro Togliatti.
Enrico Berlinguer fu protagonista soprattutto dello storico accordo di collaborazione con la Democrazia Cristiana, un compromesso che doveva essere raggiunto proprio negli anni che segnarono un periodo particolarmente difficile per l’Italia, tra terrorismo ed eversione. Molti infatti furono gli episodi tragici di cui Enrico Berlinguer fu testimone, tra i quali, il più importante, il rapimento di Aldo Moro. Mantenne l’incarico di segretario generale fino al giorno della sua morte, nel 1984 a causa di un ictus durante un comizio.
Chi era Enrico Berlinguer, i rapporti con Nilde Iotti e il referendum per il divorzio
Enrico Berlinguer, nella storia della politica italiana e soprattutto per il partito comunista, è stato uno dei personaggi più importanti. Principalmente perchè ha contribuito ad alcuni dei cambiamenti storici che hanno poi caratterizzato l’ideologia del PCI, incentrata in un’ottica più di cooperazione internazionale proprio grazie al suo contributo. Ma anche per la sua apertura al dialogo con le altre correnti di una sinistra che Berlinguer avrebbe voluto unire più possibile, specialmente dopo la morte di Togliatti, grazie anche al contributo di Nilde Iotti. La prima donna italiana a ricoprire la presidenza della Camera dei Deputati.
Una collaborazione che vede il capo del PCI e Nilde Iotti impegnati non solo nelle battaglie per i diritti dei lavoratori e delle donne, ma anche per lo storico referendum sul divorzio. Per il quale la Iotti riuscì a convincere Enrico Berlinguer, inizialmente contrario, a schierare il PCI per il “No”. Un risultato storico che ha cambiato l’Italia, raccontato anche nella docu-fiction “Storia di Nilde Iotti“, nel quale i protagonisti Anna Foglietta e Vincenzo Amato nel ruolo di Enrico Berlinguer ripercorrono le tappe più importanti della storia dell’emancipazione femminile e della nascita della sinistra democratica.