Enrico Berlinguer ha scritto la storia del Partito Comunista Italiano e in generale della Prima Repubblica. La sua vita, tra politica e non solo, è stata raccontata nel docufilm “Quando c’era Berlinguer” diretto da Walter Veltroni, con i video di archivio e le interviste di coloro che lo hanno conosciuto da vicino. Tanti i personaggi di spicco che hanno rilasciato delle testimonianze in merito: l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la figlia Bianca, monsignor Luigi Bettazzi, il cantautore Jovanotti, Silvio Finesso, operaio della Magrini Galileo e con lui sul palco dell’ultimo comizio, Arnaldo Forlani, uno dei massimi esponenti della Democrazia Cristiana e tanti altri.
Altri pensieri sono stati inseriti come citazioni. È il caso, ad esempio, di quello di Natalia Ginzburg: “Nel momento in cui Berlinguer moriva ci siamo accorti che ognuno di noi aveva con lui un rapporto personale, fiducioso e confidenziale, anche se ci eravamo limitati ad ascoltarlo nella folla d’una piazza”, ha detto. (Agg. di Chiara Ferrara)
CHI ERA ENRICO BERLINGUER
È considerato una delle figure più influenti e iconiche della Prima Repubblica, punto di riferimento del Partito Comunista Italiano ma non solo: Enrico Berlinguer è ricordato da molti come uno dei politici più importanti della storia italiana ed è stato ricordato da Walter Veltroni nel documentario “Quando c’era Berlinguer”, in onda questa sera, giovedì 26 maggio 2022, su Rai 3.
Nato il 25 maggio 1922 a Sassari, Enrico Berlinguer si iscrisse nel 1943 al Partito Comunista e già nel primo dopoguerra fu tra i principali protagonisti della ricostituzione della FGCI, l’organizzazione giovanile del partito. All’età di 40 anni, nel 1962, entrò nella segreteria del PCI, diventando responsabile della sezione esteri. Dieci anni più tardi venne eletto segretario generale, incarico che mantenne fino alla morte, sopraggiunta nel 1984 in seguito a un ictus.
ENRICO BERLINGUER: AUTORE DEL COMPROMESSO STORICO AL FIANCO DI ALDO MORO
Enrico Berlinguer è ricordato da molti per il suo ruolo attivo all’interno del movimento comunista internazionale per il processo di distanziamento dell’Unione Sovietica. Il politico sardo, infatti, fu protagonista dell’elaborazione di un modello alternativo, chiamato “eurocomunismo”. Una delle tappe fondamentali della sua carriera politica fu il tentativo di realizzare il compromesso storico al fianco di Aldo Moro, senza dimenticare l’operazione mirata a sollevare la questione morale relativamente alle modalità di gestione del potere da parte dei partiti politici nostrani. Come dicevamo, la sua morte risale al giugno del 1984: Enrico Berlinguer fu colpito da un malore durante un comizio in programma a Padova, sul palco di Piazza della Frutta. Sull’onda emotiva di quella tragedia, il Partito Comunista Italiano raccolse una marea di consensi alle elezioni europee di quell’anno, superando per la prima e unica volta la Democrazia Cristiana. Ricordiamo che otto anni prima, nel 1976, il partito ottenne sotto la sua gestione il massimo risultato elettorale: 34,4%, ad un passo dalla DC.