Il racconto della vita di Enrico Bertolino passa dall’infanzia trascorsa nel capoluogo lombardo. “A Milano abitavo e abito ancora oggi perché amo tantissimo il mio quartiere che si chiama l’Isola che è un quartiere che, all’epoca, c’era la vecchia mala. E’ un quartiere bello perché ci sono i negozi e puoi parlare con la gente. Prima quando dicevo che vivevo all’Isola, tutti si dispiacevano per me, oggi mi chiedono se vendo casa. C’era il droghiere che è una figura che oggi non c’è più e siccome non giravano soldi, potevi fare la spesa e far segnare il conto. Prova ad andare oggi nei supermercati e a chiedere di segnare”, ricorda Bertolino che porta nel cuore quegli anni. Tra i tanti incontri professionali, poi, Bertolino ricorda quello con Alberto Sordi che gli diede la possibilità di fare cinema: “di quello che dicevo non capiva niente, ma gli piaceva la mia faccia”, spiega Bertolino che ha recitato nel film “Incontri proibiti” in cui era il fidanzato di Federica Pescatore interpretata da Valeria Marini. Sulla vita privata, infine, confessa di aver incontrato l’amore della sua vita su un aereo diretto dal Brasile in Italia: “Edna sta con me da 20 anni e sono diventato papà tardi. Non l’ho vista nascere perché stavo facendo girando un film. Sofia è arrivata tardi, ma mi ha dato una bella spinta” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



ENRICO BERTOLINO A VIENI DA ME

Enrico Bertolino, sempre in giacca e cravatta che è “il refuso del lavoro in banca dove ho trascorso 11 anni di lavoro”, si racconta davanti alla cassettiera di Vieni da me. “Ho finito il servizio militare. A casa mia, come tante famiglie, l’università la faceva solo un figlio e quindi io sono andato a lavorare. Nella piccola azienda di famiglia pensavo di fare un lavoro semplice e, invece, mi massacrava. Tornato dal servizio militare, sono andato così a portare il mio curricula in sette banche in cui mi sarebbe piaciuto lavorare. Sono rimasto a lavorare undici anni tra due banche e quasi un anno in Inghilterra perchè mi hanno mandato là“, racconta Bertolino. Dopo aver fatto la gavetta facendo il cabaret nei ristoranti, arriva la grande occasione con Zelig. “Sono andato a fare il provino e alla fine mi hanno detto: bravo, ma tieniti il tuo lavoro in banca perchè la televisione non dà futuro e non hai la faccia da comico. Io quel provino lo feci davanti al pubblico e uscendo, mi passa accanto un signore con un maglione bianco e dice agli altri di tenermi. Era Enzo Iacchetti e a lui devo davvero tanto“, confessa.



ENRICO BERTOLINO, ENZO IACCHETTI: “AVREBBE AVUTO SUCCESSO ANCHE SENZA DI ME”

Enzo Iacchetti è stato l’artefice della carriera di Enrico Bertolino che ammette pubblicamente che, senza le parole di Iacchetti, probabilmente, a quest’ora, lavorerebbe ancora in banca. Caterina Balivo manda così in onda un filmato in cui Iacchetti confessa che, pur essendo felice della riconoscenza di Enrico nei suoi confronti, sicuramente avrebbe fatto successo anche senza di lui. “Non è vero perchè a volte devi trovarti nel posto giusto al momento giusto” – commenta Bertolin – “Ho avuto molti colleghi che sono anche più bravi di me e che non hanno avuto fortuna e a me dispiace perchè tutti meriterebbero una possibilità”. Nel corso della carriera, però, Bertolin ha avuto delle battute d’arresto. “Gli insuccessi capitano”, spiega con eleganza Bertolin. Tra i tanti colleghi, Natasha Stefanenko occupa un posto speciale nel suo mondo. “Natasha è una parte della mia vita. Quando lavoravamo insieme, lei allattava sua figlia e mi diceva di entrare in camerino e io dicevo di no perchè ero comunque un essere umano”, confessa Bertolin che, ancora oggi, è legato alla Stefanenko e a suo marito Luca da una grande amicizia.

Leggi anche

Cast Il Patriarca 2, chi sono gli attori fiction Canale 5/ Da Claudio Amendola a new entry Giulia Bevilacqua