Enrico Beruschi, famoso comico, attore e cabarettista italiano, per anni alla guida dell’apprezzatissimo programma “Drive In”, ha recentemente parlato durante la trasmissione Finalmente Domenica del suo rapporto, unico, con Fra Modestino. Quest’ultimo fu colui che servì a lungo Padre Pio, prima della sua morte, e che nei 45 anni successivi si dedicò al ruolo di portinaio di San Giovanni Rotondo, fu insomma, racconta il comico, “un po’ il continuatore” del santo.



“Fu un icontro casuale”, ricorda Enrico Beruschi della prima volta che vide Fra Modestino, “sapevo di Padre Pio, ma non di lui. All’inizio avevo avuto anche un’impressione negativa perché era una festa con il Sindaco, piena di gente. Ero imbarazzato e mi ero messo dietro, lasciai sfoltire la gente e mi si avvicinò uno per dirmi che il giorno dopo, se fossi tornato, avrei potuto conoscere Fra Modestino”. Quel giorno, ovviamente, Enrico Beruschi si presentò e ricorda che “mi portarono nella clausura e dal fondo sentii, con la sua vocina alta, “Chi è?”, mi disse “Fratello, ti aspettavo”. Li cambiò il mio modo di vedere la vita“. In quel primo incontro, racconta, “mi raccontò quelle che secondo lui erano barzellette ma che erano solo cose che potevano far ridere i fraticelli. Disse che prima bisognava ridere, e poi parlare delle cose importanti e serie.



Enrico Beruschi e i ricordi su Fra Modestino

Da quel primo, forse timido, incontro, Enrico Beruschi e Fra Modestino si scambiarono i numeri di telefono, “e ci siamo sentiti molto”. Racconta che “c’era la fila per riuscire a parlare con lui, mi ricordo che la gente trascorreva anche la notte fuori con la tenda per aspettarlo. Una volta a mezzogiorno mi prese sotto braccio, portandomi a benedire le persone che lo aspettavano, e raccontò che ‘il mio amico Enrico mi sta portando in televisione'”.

“Era veramente un punto di riferimento per me”, racconta Enrico Beruschi, “andavano due o tre volte all’anno a trovarlo, e abbiamo avuto anche un bellissimo rapporto telefonico, abbiamo fatto un paio di operazioni veramente speciali”, delle quali però preferisce raccontarne solamente una. “Lui era specializzato in bambini”, racconta, “avevo un’amica che aveva perso il bambino e aveva tentato il suicidio. Come provai a dirglielo lui aveva già capito tutto, mi pose la mano sulla spalla e mi disse di pensarci io. Feci una telefonata lunga da Milano a Udine, non so cosa ho detto ma so che questa si è calmata. Il medico aveva detto che non poteva avere più figli”, ed Enrico Beruschi, sotto indicazione di Fra Modestino, le suggerì di pregare. “Dopo un anno ebbe una splendida bambina. Andai a raccontarglielo, mi mise la mano sulla spalla e disse che lo sapeva già”.