Enrico Borghi sbatte la porta al Pd: con la Schlein mutazione genetica del partito

Il Partito Democratico continua a perdere pezzi. L’ultimo a salutare il Nazareno è Enrico Borghi, che ai microfoni di Repubblica ha annunciato il suo passaggio a Italia Viva di Matteo Renzi. “Le prime scelte di Schlein rappresentano una mutazione genetica: da partito riformista a un partito massimalista di sinistra”, le parole del senatore.



Nel corso del suo intervento, Enrico Borghi ha spiegato di aver fatto diverse interviste dopo l’elezione a segretaria di Elly Schlein e di aver posto i temi della sicurezza e della difesa, dei cattolici e dei democratici, di una necessità di una sintesi tra culture: “Su questi argomenti non ho ricevuto alcuna risposta e come sappiamo in politica i silenzi contano più delle parole pronunciate. Invece ho sentito parole chiare su un altro versante, e cioè sull’utero in affitto”.



Enrico Borghi saluta la Schlein: con Renzi creiamo un nuovo partito

“Se c’è la capacità di costruire politica mettendo le persone dietro l’idea, io penso che Renzi possa insieme ad altre figure contribuire alla nascita di un nuovo soggetto”, ha proseguito Enrico Borghi, che si è anche soffermato sull’ipotesi di dimettersi da componente del Copasir, in quanto indicato dal Partito Democratico: “Se fossi stato presidente del Copasir mi sarei dimesso, ma permanendo nella mia condizione di parlamentare di opposizione rispetto la prassi parlamentare e anche il ruolo per il quale sono stato indicato”.



L’annuncio di Enrico Borghi è stato accolto con entusiasmo dalle parti di Italia Viva, così Matteo Renzi: “Conosco e stimo Enrico Borghi da tanti anni. Sono felice che le nostre strade tornino a incrociarsi oggi”. Soddisfatta anche Raffaella Paita: “La nostra comunità cresce ogni giorno di più perché rappresenta l’unica vera alternativa ai sovranisti di destra e ad una sinistra schiacciata su posizioni massimaliste e ideologiche. Al lavoro per la costruzione di una grande casa per tutti i riformisti!”.