Enrico Brignano torna al cinema, per ora non vuole saperne della tv. Il comico ne ha parlato a Il Messaggero, spiegando le sue ragioni. «Fare tv oggi è rischioso perché ci sono in giro troppe trasmissioni-spazzatura. La programmazione è diventata schizofrenica, legata alla politica, cioè a chi è di turno nella stanza dei bottoni. La qualità del prodotto è scaduta e si cerca solo il litigio per fare ascolti». Eppure, un comico dovrebbe fare i conti con la realtà. Ma a tal proposito l’attore fa notare che chi fa il suo mestiere oggi ha una «preoccupazione costante», cioè quella «di essere politicamente corretto o almeno non del tutto scorretto per non finire infilzato dai social. Sul web ci sono dei giudici ferocissimi. In confronto a loro i critici più spietati sembrano dei chierichetti».



Nel frattempo, la comicità ha rivisto tutti i principi del divertimento a causa della pandemia Covid e della guerra in atto. «Oggi, per noi comici, far ridere il pubblico è diventata una grande responsabilità», ammette Enrico Brignano. Lui la vive lavorando col massimo impegno «e accettando ad esempio che i miei spettacoli vadano in tv, in modo da essere visto anche da chi non ha i mezzi per comparsi il biglietto».



“I MIEI FIGLI MI HANNO CAMBIATO LA VITA”

Enrico Brignano ha parlato anche del suo complicato rapporto con i social. «C’è una reciproca stima, ma ognuno a casa sua. I follower non mi aggiungono né mi tolgono niente, la differenza la fa chi paga il biglietto per venirmi a vedere in scena», ha spiegato il comico a Il Messaggero. A tal proposito, il 31 dicembre sarà al Palazzetto dello Sport a Roma per il suo spettacolo “Ma…diamoci del tu!”. A proposito della condizione in cui si trova la Capitale, il comico parte con una battuta: «Siamo ancora senza sindaco, in attesa del ballottaggio: qualcuno infatti è convinto che Roberto Gualtieri non esista… scherzi a parte, a Roma non è cambiato niente purtroppo. Ma un’idea di raccolta differenziata per ripulire la città dall’immondizia io ce l’avrei: ai cinghiali diamo il grosso, ai gabbiani l’umido e il resto ai topi». Battute a parte, Enrico Brignano nel frattempo è diventato padre, un’esperienza che ha rivoluzionato la sua esistenza. «I miei figli Martina, 5 anni e mezzo, e Niccolò di 15 mesi (avuti dalla moglie Flora Canto, ndr) mi hanno cambiato la vita, oggi averli accanto è una gioia indescrivibile. Passo con loro tutti il tempo che posso, ci gioco tanto. Ieri abbiamo visto il cartoon Frozen tutti stretti nel lettone. E quando la bambina ha capito che la voce del pupazzo di neve Olaf è la mia, beh mi sono emozionato», ha rivelato l’attore.



ENRICO BRIGNANO AL CINEMA CON GABRIELLA PESSION

Ora, comunque, Enrico Brignano è al cinema con “Una commedia pericolosa“, con Alessandro Pondi regista e prodotto da Rodeo Drive con Rai Cinema. La protagonista femminile è Gabriella Pession, che interpreta una hostess svampita che il metronotte Maurilio, interpretato da Brignano, spia dalla finestra finendo per innamorarsi e trascinarla nelle sue avventure. «Mi è sembrata una commedia divertentissima, a cavallo tra spy-story e love-story. Ma quando mi hanno offerto di interpretarla ho domandato: Sicuri di volere proprio me?, anche se la proposta mi pareva bellissima», ha raccontato il comico a Il Messaggero. Dalle sue parole emerge una incredulità che l’attore ha giustificato: «Nei miei 40 anni di carriera non ho mai fatto un personaggio simile. Qualche poliziotto sì, ma non un solo 007, nemmeno da ridere come questo. E il mio Maurilio è un tipo particolare, spia i vicini ma è un uomo fragile che all’amore preferisce la solitudine finché non incontra la hostess».